Il centrodestra corteggia Bottamedi e De Laurentis

di Luisa Maria Patruno

Il centrodestra e in particolare Forza Italia è in cerca di candidature forti di donne - almeno una - da schierare nei collegi uninominali. È vero infatti che il nome di punta è quello della deputata uscente e coordinatrice regionale Michaela Biancofiore, ma lei è bolzanina e guiderà la lista per la Camera, posizione che dovrebbe darle una certa tranquillità sulla rielezione. Il problema è trovare candidate trentine competitive sui collegi per rispettare la quota di genere e per questo il coordinatore provinciale Giorgio Manuali ha pensato e chiesto la disponibilità a Manuela Bottamedi, la consigliera provinciale eletta con i 5 Stelle poi transitata nel Patt e ora di nuovo all’opposizione, ma senza una precisa appartenenza, dopo una transizione fugace nel movimento di Stefano Parisi.

Con il colpo di mano con cui Bottamedi è riuscita a spiazzare l’intero consiglio provinciale e a ottenere l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere la consigliere ha dimostrato di avere delle capacità nell’arte della politica e si è fatta notare. In un collegio uninominale dove ci si confronta faccia a faccia serve qualcuno che sia sufficientemente disinvolto per reggere la sfida. Ora, Bottamedi non ha detto ancora sì ma ha risposto a Forza Italia che intende pensarci. «Mi sembra che nel centrodestra - osserva Bottamedi - in effetti manchino in Trentino delle personalità nuove, ma io prima di poter fare eventualmente un passo così importante ho chiesto delle garanzie sulla possibilità di esprimere le mie proposte e le mie idee per portare un po’ di innovazione. Forza Italia è un partito molto ampio con varie componenti compresa l’area più liberal nella quale potrei sentirmi più in sintonia. Ho preso qualche giorno per rifletterci».

Dopo l’uscita dal Patt e il ritorno tra i banchi dell’opposizione, in effetti, Manuela Bottamedi si è ritrovata in più di una iniziativa al fianco dei consiglieri provinciali di Forza Italia e Lega, Giacomo Bezzi e Maurizio Fugatti, nonché di Claudio Cia di Agire. Resta per lei ora da capire se vale la pena tentare di conquistare il biglietto per Roma o giocarsi la partita alle Provinciali. «Io come ho già detto a chi mi ha contattato - precisa Bottamedi - non devo necessariamente continuare a fare politica. Lo faccio se vedo che c’è la possibilità di incidere».

Bottamedi potrebbe essere candidata per la Camera a Trento o in Vallagarina.
Sempre il coordinatore Manuali ha sondato la disponibilità anche dell’ex presidente dell’Associazione artigiani del Trentino, Roberto De Laurentis, spumeggiante imprenditore con una sensibilità politica nota di destra. De Laurentis non ha mai fatto mistero di essere interessato alla politica, più però alle elezioni provinciali che alle nazionali, comunque è in attesa di capire se il centrodestra fa sul serio oppure no. «Devo dire - precisa De Laurentis - che ho sempre pensato che sia meglio essere primo nelle Gallie che secondo a Roma, comunque vedremo cosa succede nei prossimi giorni».

Il big che dovrebbe fare la differenza in queste elezioni politiche resta comunque l’ex ministro degli Esteri, Franco Frattini al quale la coordinatrice Biancofiore ha offerto di partire dal Trentino per il suo rientro in Parlamento. L’ipotesi più probabile è che venga schierato in Valsugana a meno che il centrodestra non pensi di potersi giocare il collegio di Trento sfidando il senatore uscente Franco Panizza.
Il vertice tra Berlusconi, Salvini e Meloni di domenica scorsa ad Arcore ha sancito il patto a quattro con anche la gamba centrista. Il candidato su cui punterà la Lega è il segretario Maurizio Fugatti, sia sul listino per la Camera che sul collegio della Valsugana, mentre Fratelli d’Italia schiererà probabilmente Andrea de Bertoldi a Trento.

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