Il Patt accoglie Walter Viola

di Franco Gottardi

Non è solo il passaggio di un consigliere provinciale dall'opposizione alla maggioranza, da Progetto Trentino al Patt. Walter Viola ieri ha voluto spiegare pubblicamente la sua scelta attorniandosi delle persone che negli ultimi mesi l'hanno condivisa con lui e che si sono impegnati ad appoggiarla. Gente che si definisce di area «popolare» e che trova nelle Stelle Alpine di Rossi e Panizza una casa accogliente per esprimere i valori del popolarismo coniugandoli con la difesa dell'autonomia e delle sue prerogative. 

Sala piena ieri mattina all'aeroporto di Mattarello per l'annuncio del vice presidente del consiglio provinciale, che da domani sarà semplice consigliere avendo annunciato la volontà di dimettersi dagli incarichi che aveva ricevuto come rappresentante di opposizione e di passare direttamente nel gruppo del Patt, senza inutili purgatori nel gruppo Misto. Sala piena di amici e sostenitori e al tavolo dei relatori accanto a Viola il gruppo degli intimi, gente che ha fatto o fa politica nelle amministrazioni locali e che seguirà il consigliere provinciale in questa scelta. Tra loro Luciano Pilati , docente di Economia all'università e in passato vicino al Centro di Gubert e ad Autonomia Popolare di Andreotti; l'assessore di Storo Luca Butchiewietz ; l'imprenditore del porfido Simone Caresia ; l'ex sindaco di Volano Francesco Mattè ; Alex Bottamedi , albergatore e assessore del Comune di Andalo; il sindaco di Nave San Rocco Josef Valer ; l'ex prima cittadina di Albiano, Mariagrazia Odorizzi . In prima fila ad applaudire anche Mario Malossini , già presidente della Provincia nei primi anni Novanta e amico di lunga data di Walter Viola, con cui ha condiviso un mandato da consigliere provinciale nelle fila di Forza Italia. «Ho grande stima per Ugo Rossi e vedremo come sostenere questo progetto», commenta. 

In sala e poi al microfono, a sancire questa apertura del Patt nei confronti di un'area cattolica e popolare che fino a oggi si collocava col centrodestra, il governatore in persona. Ricordando la collocazione del partito nell'area popolare Rossi ha riconosciuto a Viola di aver dato contributi costruttivi anche dall'opposizione. «Oggi - ha detto - ci prendiamo l'impegno di realizzare un'autonomia ancora migliore di quella che abbiamo saputo costruire finora». Il segretario Franco Panizza ha chiuso la mattinata dicendosi felice per il rafforzamento di un percorso che vuole trasformare le Stelle Alpine in un partito di raccolta, nel Partito dei trentini.
«Siamo un brandello di popolo che entra in una casa già abitata. Noi entriamo con la voglia di valorizzare questa casa sapendo che è un posto accogliente dove si potrà lavorare bene» ha detto Viola nel suo intervento. Rivendicando le proprie radici popolari e rammaricandosi per non essere riuscito a imbarcare in questa operazione anche Progetto Trentino, sigla che lo ha portato quattro anni fa per la terza volta in consiglio provinciale e che a sua volta esprime valori del cattolicesimo popolare di centro. «Cambio casacca a testa alta e non per una questione di careghe ma per avere la possibilità di fare il bene del Trentino. E per questo - ha aggiunto - è prioritario che Rossi rimanga il candidato presidente».

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