Forza Italia sulla sicurezza: «Più polizia e meno migranti»

Dove c'è sicurezza c'è anche sviluppo economico e sociale, mentre il degrado cittadino pregiudica la possibilità di crescita a tutti i livelli. 
È quanto hanno sostenuto nel pomeriggio di ieri gli esponenti di Forza Italia, scesi in strada nell'ambito di un'iniziativa promossa a livello nazionale per chiedere al Governo una maggiore attenzione nei confronti della sicurezza sul territorio italiano. Tra le richieste avanzate pubblicamente dai rappresentanti locali, attraverso la distribuzione di un volantino riportante il motto «Senza sicurezza non c'è libertà», la sottoscrizione di nuovi accordi con i Paesi del Nord Africa per l'arresto dei flussi di migranti attraverso il Mediterraneo, l'aumento del numero degli agenti di polizia a presidio del territorio e l'istituzione di un albo delle moschee e degli imam, oltre alla revoca della cittadinanza ai fiancheggiatori del terrorismo di matrice islamica e all'incremento dei poteri dei sindaci.
Sebbene l'iniziativa di informazione si riferisse principalmente a questioni di carattere nazionale ed internazionale, non sono mancati i riferimenti alle questioni locali, in particolare alla situazione della città di Trento. «Garantire la sicurezza del territorio - ha specificato a tal proposito il consigliere comunale Cristian Zanetti - significa creare le condizioni per lo sviluppo economico e sociale del Paese, con maggiori opportunità per tutti. Anche a Trento ci sono diverse zone abbandonate al degrado, dove basterebbe poco per riconsegnare la città ai propri abitanti, magari portando il numero degli agenti di polizia allo stesso livello di quelli presenti a Bolzano».
Il quadrilatero di strade compreso tra piazza Santa Maria Maggiore e piazza della Portela, e poi il parco di Maso Ginocchio in San Pio X e quello di San Marco in pieno centro storico, sono alcune delle zone indicate da Zanetti come degradate. 
«Invece di proclami e di riferimenti a grandi temi - ha concluso il consigliere - il sindaco dovrebbe intervenire concretamente per dare nuova speranza di crescita agli angoli abbandonati del centro cittadino».

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