Alta tensione nel Pd dopo il tracollo La minoranza di sinistra: noi nel giusto

Alta tensione al Pd già dopo i primi exit poll e le proiezioni sul voto referendario.

Le dimensioni parrticolarmente gravi della sconfitta del sì travolgono il partito.

"Convocheremo la direzione del Partito democratico probabilmente già martedì per la valutazione dell'esito del voto e le indicazioni sulle iniziative politiche da assumere", ha fatto sapere il vicesegretario del Partito democratico Lorenzo Guerini parlando alla sede del Pd al Largo del Nazareno. Il vicesegretario Dem ha confermato la conferenza stampa di Matteo Renzi da Palazzo Chigi a mezzanotte.

"Il Pd - ha detto Guerini - sottolinea l'ampia partecipazione degli italiani al referendum, è un fatto molto positivo che dimostra che il dibattito di questi mesi ha interessato i nostri concittadini, è positiva la grande affluenza".

"Oggi si è scritta una bellissima pagina di partecipazione democratica. L'Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un grande Paese. Nel campo del No c'è stato un pezzo irrinunciabile del centrosinistra. Noi lo abbiamo rappresentato dentro il Pd. Il risultato che si preannuncia dimostra che eravamo nel giusto a difendere le convinzioni nostre e di molti militanti e cittadini del centrosinistra".

"Io non competo per nessun incarico, lo farà una generazione nuova. Bisogna lavorare per ricostruire l'unità del Pd ma su base nuove. Un certo disegno neo centrista, del partito della nazione, è stato battuto assieme alla proposta di riforma", afferma l'ex premier Massimo D'Alema confermando che, nei prossimi giorni, tornerà a Bruxelles a dirigere la Fondazione Italianieuropei. "Il Pd deve tornare ad essere il Pd essendo chiaro che non è il partito di Renzi. Naturalmente Renzi è una forza fondamentale, io non voglio togliergli spazio, era lui che voleva rottamare gli altri, spero che questa passione gli sia passata", aggiunge D'Alema.

"Il Capo dello Stato darà l'incarico a una personalità che lavorerà a misurare le disponibilità per un governo necessario al paese. Si dovrà verificare il senso di responsabilità delle forze politiche e credo che ci sia una maggioranza in Parlamento che non intenda favorire lo scioglimento irresponsabile delle Camere. Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull'Italicum. E mi auguro che l'assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile".

Alta tensione al Pd dopo i primi exit poll e le proiezioni sul voto referendario. "Convocheremo la direzione del Partito democratico probabilmente già martedì per la valutazione dell'esito del voto e le indicazioni sulle iniziative politiche da assumere", ha fatto sapere il vicesegretario del Partito democratico Lorenzo Guerini parlando alla sede del Pd al Largo del Nazareno. Il vice segretario Dem ha confermato la conferenza stampa di Matteo Renzi da Palazzo Chigi a mezzanotte.

"Il Pd - ha detto Guerini - sottolinea l'ampia partecipazione degli italiani al referendum, è un fatto molto positivo che dimostra che il dibattito di questi mesi ha interessato i nostri concittadini, è positiva la grande affluenza".

Minoranza Dem, eravamo nel giusto - "Oggi si è scritta una bellissima pagina di partecipazione democratica. L'Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un grande Paese. Nel campo del No c'è stato un pezzo irrinunciabile del centrosinistra. Noi lo abbiamo rappresentato dentro il Pd. Il risultato che si preannuncia dimostra che eravamo nel giusto a difendere le convinzioni nostre e di molti militanti e cittadini del centrosinistra".

"Io non competo per nessun incarico, lo farà una generazione nuova. Bisogna lavorare per ricostruire l'unità del Pd ma su base nuove. Un certo disegno neo centrista, del partito della nazione, è stato battuto assieme alla proposta di riforma". Lo afferma l'ex premier Massimo D'Alema confermando che, nei prossimi giorni, tornerà a Bruxelles a dirigere la Fondazione Italianieuropei. "Il Pd deve tornare ad essere il Pd essendo chiaro che non è il partito di Renzi. Naturalmente Renzi è una forza fondamentale, io non voglio togliergli spazio, era lui che voleva rottamare gli altri, spero che questa passione gli sia passata", aggiunge D'Alema.

"Il Capo dello Stato darà l'incarico a una personalità che lavorerà a misurare le disponibilità per un governo necessario al paese. Si dovrà verificare il senso di responsabilità delle forze politiche e credo che ci sia una maggioranza in Parlamento che non intenda favorire lo scioglimento irresponsabile delle Camere. Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull'Italicum. E mi auguro che l'assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile".

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