Lavoro, Roma blocca la staffetta generazionale La Provincia: così fermano le assunzioni di giovani

di Angelo Conte

La staffetta generazionale in Provincia è bloccata da Roma. La possibilità di permettere a un dipendente vicino alla pensione in Provincia e nei Comuni di andare in part time, ricevendo però al 100% i contributi previdenziali, perché è l'ente pubblico a versare la quota non coperta dal rapporto a tempo parziale.

Ma l'Inps, attraverso il ministero della pubblica amministrazione, finora ha bloccato l'applicazione della legge, perché di fatto non vi è intesa sull'interpretazione della norma.

Secondo la riforma della pubblica amministrazione approvata da Roma, infatti, a versare i mancati contributi previdenziali dovrebbe essere il lavoratore stesso e non l'ente pubblico.

A Trento, ma anche a Bolzano, la questione era stata regolamentata in maniera differente. Per rendere appetibile l'uscita di chi è vicino alla pensione, ottenendo in cambio così lo spazio per l'assunzione di persone giovani (da qui la definizione di staffetta generazionale), Trento e Bolzano hanno deciso di versare in come ente pubblico la quota di contributi previdenziali mancanti, evitando così che la decisione del lavoratore si traduca in un taglio non solo dello stipendio ma anche dell'assegno previdenziale.

Per ora sono stati infruttuosi gli incontri con l'Inps regionale e con il ministero della pubblica amministrazione. Per cercare di chiarire la questione si è coinvolto anche l'Inps nazionale, attraverso una lettera inviata a Tito Boeri, presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza.

La Provincia sta studiando anche la possibilità di fare ricorso a livello giudiziario contro la posizione di Roma, in modo tale da sbloccare una situazione che potrebbe riguardare, solo in Provincia, alcune decine di dipendenti. Senza contare che lo stop alla staffetta generazionale prevista dalla legge provinciale riguarda anche tutti i Comuni e le Comunità di valle. E ci sono anche municipi che avevano ipotizzato di aumentare il numero di giovani tra i propri dipendenti che si sono visti costretti a stoppare l'ipotesi.

«C'è una interpretazione della staffetta generazionale per cui alcune norme valgono per il privato, meno per il pubblico - spiega il direttore regionale dell'Inps Marco Zanotelli - la vicenda va sciolta a livello di ministero della pubblica amministrazione». L'Inps regionale, continua ancora il direttore Zanoteli, non si oppone in linea di principio: «Noi come Inps stiamo lavorando su questo e al momento non abbiamo una valutazione contraria. Ripeto la vicenda va risolta a livello di ministero della pubblica amministrazione».

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