Scuola, Ugo Rossi annuncia nuovi concorsi per i docenti

«Attendiamo che sia terminato il concorso e dopo ci occuperemo anche di una possibile soluzione per quella parte di docenti formatisi in Trentino e che potrebbero rientrare nel sistema di reclutamento provinciale degli insegnanti. Ma prima occorre che parliamo con il governo perché la strada che abbiamo scelto e sulla quale c'è un impegno votato in Consiglio provinciale è quella della norma di attuazione». Ugo Rossi, presidente della Provincia con competenze anche sulla scuola, risponde così alla sollecitazione dei sindacati di categoria che hanno chiesto una soluzione anche per coloro, per ora il 49% degli iscritti al concorso, che non hanno passato le prove per selezionare i vincitori delle cica 470 cattedre a tempo indeterminato messe a concorso appunto.

«Sulla questione delle assunzioni - sottolinea Rossi - dico che occorre prima attendere che si concluda l'iter del concorso. Anche perché è giusto che quelli bravi e che ce l'hanno fatta entrino nella scuola». 
Poi, Rossi ricorda che «c'è un ordine del giorno che impegna a cercare una norma di attuazione per avere una via trentina di reclutamento e in questa logica ci occuperemo anche degli altri insegnanti. Proveremo a recuperare coloro che sono nelle graduatorie di istituto con una certa anzianità». Ovviamente la soluzione non potrà essere per tutti: la Provincia pensa infatti a come individuare criteri che possano premiare coloro che hanno una storia di insegnamento alle spalle, unendola però a una valutazione delle loro capacità direttamente sul campo.

«Prima però va dato un anno zero alla scuola da cui partire, e con il concorso in corso si sta provando a fare ciò - afferma ancora Rossi - Poi lavoreremo sulla norma di attuazione ma prima vogliamo avere certezze, parlandone anche col governo, che non sia attaccabile dal punto di vista giuridico. Rispetto alla norma di Bolzano, infatti, dico che non è sufficiente che una legge non venga impugnata dal governo perché sia inattaccabile. Ma lo deve essere anche da possibili ricorsi di chi si sente escluso: se a Bolzano la legge riguarda 300 persone che potrebbero farlo, a Trento parliamo di 3.000».

Per il futuro, in ogni caso, la strada che la Provincia seguirà per le assunzioni non sarà solo quella determinata dalla possibile norma di attuazione. «Abbiamo annunciato di voler assumere 1.600 insegnanti - conclude Rossi - e quindi continueremo anche a fare altri concorsi. In Trentino si tratta di una strada seguita da anni e che continueremo a mettere in pratica anche in futuro». 

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