Folla per l'addio a Casaleggio Salutato col grido «onestà»

Uno striscione con la scritta «Realizzeremo noi il tuo sogno» è stato srotolato fuori dalla basilica di Santa Maria delle Grazie dove poco fa si è svolto il funerale del cofondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio.

Un lungo applauso ha accolto l’arrivo del feretro di Gianroberto Casaleggio prima nella piazza e poi nella basilica di Santa Maria delle Grazie.

Subito dopo l’arrivo del feretro è arrivato Beppe Grillo, con i membri del direttorio Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia.

Gli applausi all’interno della basilica sono durati una decina di minuti.

La chiesa era gremita di persone, molte sono rimaste in piedi.

«Aveva l’audacia di vedere il futuro prima degli altri, anche quando nessuno ci credeva»: così il figlio più grande di Gianroberto Casaleggio, Davide, ha ricordato il padre al termine della cerimonia funebre.
«Fino all’ultimo - ha detto - è andato in ufficio a piedi, fino a quando ce l’ha fatta. La sua mania erano i dettagli, era un grande lavoratore».

Al termine della cerimonia funebre, tutti i presenti in piazza Santa Maria delle Grazie, cittadini ed esponenti politici del Movimento, hanno accolto l’uscita del feretro con il grido «Onestà, onestà».

Al centro della piazza insieme al feretro alcuni rappresentanti del Direttorio dei 5 Stelle, come Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, si sono abbracciati e fatti forza l’un con l’altro.

La folla presente li ha incitati ad «andare avanti» a «non mollare», a «non cambiare mai». I parlamentari si sono avvicinati alla transenne per ringraziare i sostenitori.

Lunghi applausi anche per Beppe Grillo quando ha lasciato la piazza.

«Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato. Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché è difficile vincere con chi non si arrende mai», scrive oggi Beppe Grillo in un ricordo pubblicato sul blog.

«Se n’è andato Gianroberto - scrive il comico genovese - un francescano che amava gli animali e la natura, un uomo semplice e disinteressato con una cultura straordinaria e un profondo senso dell’umorismo.

Un manager, un padre, un marito, un mentore, un attivista. Per me un amico.
Gianroberto l’ho conosciuto nel 2004 quando mi propose di aprire un Blog che »sarebbe diventato tra i primi del mondo« e così è stato. Era un uomo di parola che dava il massimo per raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato e sapeva tirare fuori il meglio dalle persone di cui si circondava, me compreso.

Abbiamo intrapreso assieme un’avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone.

Due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi.

Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell’impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a “spargere il verbo”, lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio.

Ci ha unito il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere.

Un’alchimia. Una miscela esplosiva detonata nel cuore di chi ha creduto in un sogno che ogni giorno diventa sempre più concreto».

comments powered by Disqus