Ecco i redditi di assessori e consiglieri Il più ricco è Daldoss con 214.078 euro

Il più ricco in giunta provinciale, in base alla dichiarazione dei redditi 2015 (periodo d’imposta 2014) è l’assessore all’urbanistica ed enti locali, Carlo Daldoss, con 214.078 euro

di Luisa Maria Patruno

Il più ricco in giunta provinciale, in base alla dichiarazione dei redditi 2015 (periodo d’imposta 2014) è l’assessore all’urbanistica ed enti locali, Carlo Daldoss, con 214.078 euro, anche se in quanto assessore tecnico il suo nome non compare sul Bollettino ufficiale regionale nell’elenco pubblicato ieri delle situazioni patrimoniali dei consiglieri e assessori provinciali eletti.

Tra tutti e 35 i componenti del consiglio provinciale di Trento svetta per reddito dichiarato Pietro De Godenz, consigliere Upt originario della val di Fiemme, con 189.016 euro. Dietro di lui si colloca Bruno Dorigatti (Pd). L’ex segretario generale della Cgil del Trentino, pensionato e ora presidente del consiglio provinciale, l’anno scorso ha dichiarato la considerevole cifra di 174.688 euro, più del governatore Ugo Rossi. Sul podio, al terzo posto, c’è il consigliere arcense Luca Giuliani (Patt) che arriva a 172.000 euro. Con un reddito quasi analogo di 150.000 euro seguono il ladino Giuseppe Detomas (Ual) e il noneso Gianfranco Zanon (Progetto Trentino).

Questo gruppo di consiglieri provinciali batte per reddito il governatore e gli assessori provinciali - Daldoss escluso - visto che la dichiarazione più alta nel 2015 è quella dell’assessore all’agricoltura e turismo, Michele Dallapiccola, che arriva a 144.813 euro, appena sopra il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che si ferma a 144.784 euro.

Scorrendo le dichiarazioni dei redditi fino a quelle più basse, si scopre che il fanalino di coda è il consigliere del Patt, Lorenzo Ossanna, con un reddito complessivo di soli 27.533 euro. Nel 2014 Ossanna era entrato in consiglio provinciale solo a inizio dicembre, dopo la morte del compianto Diego Moltrer, quindi il reddito è quello corrispondente alla sua attività professionale di architetto, che era davvero scarsa a giudicare dagli introiti dichiarati. Potrà rifarsi con l’indennità di consigliere provinciale che è ben più consistente.

Anche Claudio Cia (Civica Trentina), che di professione fa l’infermiere, è entrato in consiglio provinciale a dicembre 2014 dopo le dimissioni di Diego Mosna. La sua dichiarazione per quell’anno è stata di 44.792 euro.

I consiglieri provinciali sono tenuti a dichiarare oltre al reddito Irpef anche la situazione patrimoniale e relative variazioni annuali rispetto al prima anno di legislatura. Tra le poche variazioni segnalate c’è l’acquisto di una Jeep Renegade e la vendita di una Hyundai Santa Fe e una Mini Cooper S da parte di Walter Kaswalder (Patt). Mentre il consigliere Filippo Degasperi (M5S) ha ceduto 307,334 quote del fondo Pimco Global bond per 4.090 euro e ne ha acquistate altre in altri fondi in comproprietà con la moglie, poi ha comprato un terreno di 1.510 metri a Montevaccino. Degasperi come tutti i consiglieri del M5S ogni mese restituisce però una parte dell’indennità (su 2013 e 2014 in totale sono 32.972,03 euro e ha rinunciato a 510 euro al mese come questore).

L’unico consigliere che ha unito alla sua dichiarazione quella del coniuge è Rodolfo Borga (Civica trentina). La moglie ha dichiarato 19.311 euro. I coniugi degli altri consiglieri non hanno acconsentito a rendere pubblica la loro dichiarazione e situazione patrimoniale.

[ladige_embed_file type="pdf"]1120941[/ladige_embed_file]

comments powered by Disqus