Traffico sulle Dolomiti, da Roma via libera a possibili limitazioni

Il Trentino e l’Alto Adige, in futuro, avranno la possibilità di intervenire direttamente per limitare il traffico automobilistico allo scopo di tutelare ambiente e paesaggio.

La relativa norma di attuazione è stata varata dal consiglio dei ministri alla presenza del presidente bolzanino Arno Kompatscher.
Via libera anche alla norma sulla Corte dei conti.

Soddisfatto il presidente trentino, Ugo Rossi: «La norma attribuisce alle due Province un importante strumento per la gestione dei flussi di traffico veicolare. Ciò ci consentirà di promuovere in maniera ancora più efficace la qualità del nostro territorio e dell’offerta turistica complessiva».

Gli fa eco Kompatscher: «Finalmente la Provincia autonoma può prendere delle misure di limitazione al traffico lungo le strade di propria competenza.

Si tratta di un contributo importante non solo per la tutela dell’ambiente, ma anche per la conservazione del nostro patrimonio paesaggistico».

Dopo il passaggio delle norme di attuazione attraverso la Commissione dei 12, è arrivato anche il definitivo via libera del Consiglio dei ministri ad un provvedimento che riguarda non solo Bolzano e Trento.

Il governo riconosce l’obiettivo di «garantire la tutela, la conservazione e la valorizzazione di particolari aree montane con un elevato valore paesaggistico e naturalistico», e concede alle due Province autonome di «adottare apposite misure di limitazione al traffico».

Tra queste vi è anche la previsione di particolari limiti di velocità, e viene data grande importanza ai passi dolomitici.

La seconda norma di attuazione autorizza le due Province di Trento e Bolzano a istituire un proprio collegio dei revisori dei conti quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione degli enti pubblici.

«L’aggiornamento della norma di attuazione relativa al controllo della Corte dei conti, esteso agli enti locali e del sistema territoriale integrato, che prevede anche l’attivazione del collegio dei revisori dei conti della Regione e delle due Province di Trento e Bolzano, sono non solo strumenti che rafforzano il ruolo della Corte ma anche di misure che favoriscono una più intensa collaborazione fra la Provincia e la Corte, basata sulla fiducia reciproca», commenta Rossi.

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