Elezioni comunali a Trento, ecco l'elenco delle spese sostenute dai partiti

Dai quasi 33mila euro del «Cantiere» allo zero del M5S

di Sergio Damiani

Tutti promossi anche, se con voti diversi, e un partito che ha rischiato la bocciatura (il Cantiere civico democratico). Utilizzando un linguaggio  scolastico si potrebbe riassumere così l’esito del controllo delle spese elettorali sostenute dalle 12 liste in lizza alle elezioni amministrative del 10 maggio 2015 a Trento. Tutti i partiti dunque possono tirare un respiro di sollievo visto che il mancato rispetto della normativa viene punito con sanzioni severe (in caso di mancato deposito del rendiconto, per esempio, si va da 50.000 a 500.000 euro di multa).

Il giudizio globale è dunque positivo. «Il Collegio di controllo - si legge nella relazione finale - non ha riscontrato in alcun caso la mancata presentazione della documentazione, rilevando tuttavia che talvolta il deposito degli atti è avvenuto con ritardo e che, in vari casi, la documentazione completa è stata acquisita solo a seguito dell’attività istruttoria del Collegio. Non ha riscontrato altresì, nella documentazione ricevuta gravi irregolarità». Ma vediamo nel dettaglio come sono andate le cose per le singole liste e quanto i partiti hanno speso per le comunali a Trento: si va dagli zero euro del Movimento 5 Stelle o dei «pochi spiccioli» spesi da Forza Italia (467,49 euro), al tesoretto speso dal Cantiere Civico Democratico (32.938,52 euro con la necessità di accedere ad un mutuo  perché non sono arrivate le donazioni promesse).

Lega Nord del Trentino

Conti presentati entro i termini di legge. Il riepilogo delle spese ammonta a 2.637 euro. Spese sostenute «utilizzando fondi propri del partito». Lista promossa senza alcuna osservazione.

Civica Trentina

Presentazione del conto entro i termini. Spese sostenute: 9.401 euro utilizzando «fondi propri del partito Civica Trentina». Documentazione completa e dunque lista promossa senza osservazioni.

Forza Italia

Presentati due diversi rendiconti (da 312 euro e da 155 euro), uno entro i termini, l’altro oltre il termine. Totale spese: 467 euro. Il Collegio ha chiesto chiarimenti rilevando «discrasia degli importi indicati nei due rendiconti trasmessi al controllo e conseguente incertezza sull’entità delle spese sostenute». La lista ha risposto spiegando che il rendiconto da 312 euro era relativo a «fondi anticipati al partito dal consigliere provinciale Giacomo Bezzi tramite bonifico bancario». Il rendiconto da 155 euro è stato redatto dalla sede centrale del partito e deriva da fondi del partito raccolti attraverso la scelta del 2 per mille. Seppure «la documentazione contabile sia stata presentata in modo disorganico», la lista ha assolto all’obbligo di rendicontazione. Promossa.

Progetto Trentino

Rendiconto presentato entro il termine. Le spese sostenute ammontano a 9.714 euro. Si tratta in particolare di «contributi da persone fisiche (euro 6.054) e risorse proprie del partito (euro 3.659)». Chiesti ed ottenuti alcuni chiarimenti, nessuna osservazione dal Collegio. Promossa.

Fratelli d’Italia - An

Presentazione del conto oltre il termine dell’11 luglio 2015. Le spese elettorali ammontanto a 686 euro. Le fonti di finanziamento sono «libere contribuzioni». Documentazione completa. Lista promossa senza osservazioni.

Popoli Liberi

Rendiconto presentato entro il termine. Spese sostenute: 3.076 euro provenienti «dal movimento politico Popoli Liberi – Freie Völker – Trentino Südtirol». Il Collegio ha chiesto «la produzione della documentazione attestante i pagamenti effettuati, nonché chiarimenti in merito al pagamento di una fattura intestata al candidato Sindaco anziché alla lista». In ogni caso la lista «ha assolto all’obbligo di rendicontazione». Promossa.

Patt

Rendiconto presentato entro i termini. Le spese elettorali ammontano a 14.758 euro, finanziate «interamente da fondi del partito». Documentazione completa e nessuna osservazione. Promossa.

Partito Democratico

Rendiconto presentato entro il termine. Le spese sostenute ammontano a 21.119 euro finanziati «interamente da fondi del partito». Atti completi e nessuna osservazione. Promossa.

Cantiere civico democratico

Rendiconto presentato entro i termini. Spese sostenute: 32.938 euro. Quanto all’obbligo di indicazione delle fonti di finanziamento, dalla documentazione «risultava unicamente tra le voci “entrate” del conto consuntivo la somma di euro 2.700 ricevuta a titolo di “contributo da Lorenzo Dellai”». Sono stati dunque richiesti chiarimenti «in particolare la precisazione di tutte le fonti di finanziamento della campagna elettorale, la documentazione attestante il pagamento delle spese sostenute ed un giustificativo di spesa, risultato mancante, con relativa indicazione dell’inerenza della spesa sostenuta con la campagna elettorale». Il delegato di lista rispondeva che «i finanziatori indicati nel bilancio preventivo di spese presentato all’atto del deposito della lista del Cantiere Civico Democratico non hanno adempiuto all’impegno assunto, pertanto, il Cantiere  provvederà entro 15 giorni ad accendere un finanziamento bancario». In seguito veniva trasmessa copia «della delibera di finanziamento assunta dalla Cassa rurale di Trento per la conclusione di un contratto di mutuo chirografario dell’importo di euro 30.000». Promossa, ma a fatica.

Verdi

Rendiconto presentato entro il termine. La spesa complessiva ammonta a 20.054 euro, «esclusivamente dai Verdi del Trentino mediante fondi attinti dal proprio bilancio e nessuna spesa è imputata alla struttura nazionale». Promossa.

Movimento 5 stelle

Presentazione del rendiconto entro il termine. La lista attestava di non aver sostenuto spese e di non aver beneficiato di finanziamenti. Promossa.

L’altra Trento a sinistra

Rendiconto depositato entro il termine. Le spese elettorali ammontano a 2.305 euro raccolte mediante autofinanziamento (1.092 euro) e con quote a carico dei partiti sostenitori (Rifondazione 606,75 e Sel  606,75 euro). Promossa.

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