Lega Nord: «La solidarietà? Va bene, ma solo ai trentini»

Il Carroccio denuncia: «Ci è giunta notizia che in alcune strutture alberghiere trentine stanno iniziando i primi tirocini retribuiti per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale. Si aiutino prima i nostri cittadini»

«Ci è giunta notizia che in alcune strutture alberghiere trentine stanno iniziando i primi tirocini per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale la cui durata massima, stante la normativa in corso, verrebbe fissata in dodici mesi e la cui indennità di partecipazione sarebbe di minimo 300 euro mensili o 70 euro settimanali/massimo 600 euro mensili». Lo scrive in una nota il segretario della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti.

«Sappiamo inoltre - aggiunge - che il Centro informativo per l'immigrazione del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento (Cinformi) gestisce il progetto per l'accoglienza dei richiedenti asilo nell'ambito del sistema Sprar dal 2013, in collaborazione con il centro Astalli di Trento e l'associazione Atas onlus e che oltre all'accoglienza integrata, che spazia sembra dall'alloggio all'apprendimento della lingua italiana, il progetto mirerebbe a strutturare percorsi individualizzati d'inserimento lavorativo (tirocini) o d'inserimento in ambiente di lavoro protetto».

«Cos'altro dovremo ancora vedere - conclude - verranno requisite le abitazioni dei trentini per sistemare i profughi? Verranno tolti tutti gli aiuti per sfamare gli ultimi arrivati? Siamo proprio arrivati alla follia pura: in un Paese e in una Provincia civile e normale le istituzioni pensano prima al bene dei propri cittadini. La solidarietà va bene ma facciamola prima ai trentini».

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