L'autonomia del futuro: aperto il confronto fra Provincia e Comuni sul terzo Statuto

«Il contributo delle comunità locali, dei comuni ed in generale di tutti gli attori presenti sul territorio sarà è essenziale nel processo di riforma del nostro Statuto, per una condivisione corale del futuro della nostra Autonomia». Così il presidente della Provincia intervenuto ieri, insieme all'assessore Carlo Daldoss, ad un confronto, molto partecipato, con sindaci, presidenti di Comunità di valle e dei Bim sul tema della riforma statutaria, organizzato dal Consorzio dei comuni.

«Il disegno costituzionale in corso di definizione - ha ricordato Rossi - prevede comunque una clausola di salvaguardia per le autonomie speciali che stabilisce l'intesa con le stesse per la modifica dei rispettivi statuti».
L'attuale contesto politico ed istituzionale è contrassegnato da un processo di riforma costituzionale volto alla modernizzazione degli strumenti istituzionali. In tale quadro evolutivo, anche il Trentino-Alto Adige e la Provincia sono impegnati in un processo di aggiornamento dell'assetto statutario: l'obiettivo finale è quello del terzo statuto.

«Questo richiede una forte maturazione culturale - ha detto Rossi incontrando i sindaci - di tutta la comunità trentina sul significato dell'Autonomia, ma soprattutto sul ruolo futuro dell'autogoverno nella dimensione sia nazionale che europea. Si tratta di un percorso molto impegnativo che si innesta in questo momento in uno scenario problematico e di particolare complessità nelle relazioni con lo Stato e con le stesse regioni ordinarie».

Rossi ha poi parlato dei passaggi intermedi previsti nel medio e lungo periodo. Tra questi spicca un primo adeguamento dello Statuto del 1971, anche alla luce della riforma costituzionale che sta per essere varata in tempi ravvicinati dal Parlamento.

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