Appello ai parlamentari: non votate la riforma elettorale

«L’avvicinarsi del voto in Aula sull’Italicum dà luogo, per il merito e il metodo delle scelte fin qui praticate, a preoccupazioni e timori». Lo scrivono 48 intellettuali ed ex parlamentari, riuniti nel Coordinamento per la democrazia costituzionale in un appello ai deputati, che vengono invitati a «ritrovare la propria dignità».

«È grave che si arrivi a una legge elettorale - si legge nell’appello pubblicato sotto forma di petizione cui si può aderire su Change.org - che non cancella le storture del Porcellum, e non tiene conto dei chiari principi posti dalla Corte costituzionale sulla rappresentanza e sul voto. Principi che vengono ulteriormente lesi dalla riforma costituzionale, che da un lato addirittura elimina il diritto dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti in Senato e, dall’altro, determina una abnorme concentrazione di poteri in favore dell’esecutivo e in particolare del Presidente del Consiglio».

L’appello sostiene che l’iter legislativo delle due riforme è avvenuto con «ripetute forzature e violazioni di prassi, regolamenti, e persino della stessa Costituzione».

«È grave che tutto questo accada per scelta della maggioranza del Pd, minoranza in Parlamento e nel Paese - aggiunge l’appello - la quale, mediante i meccanismi della disciplina interna di partito, e con la minaccia dello scioglimento delle Camere, pretende di imporre la propria volontà al fine di smantellare l’architettura democratica della nostra Costituzione». Inoltre secondo i firmatari questo Parlamento è «delegittimato» a fare riforme, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il Porcellum.

«Chiediamo perciò a tutti i parlamentari - conclude l’appello - di ritrovare la propria dignità e la forza di rappresentare davvero la nazione senza vincolo di mandato, come la Costituzione loro garantisce».

Il documento reca la firma tra gli altri Gaetano Azzariti, Felice Besostri, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Antonello Falomi, Raniero La Valle, Alesassandro Pace, Francesco Pardi, Giovanni Russo Spena, Cesare Salvi, Nadia Urbinati, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Zecca.

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