Rossi contro Rossi a Otto e mezzo. Duello sulle autonomie speciali

È stato un confronto molto teso, tra pregiudizi, gaffe e accuse di mistificazione, ma alla fine il governatore trentino, Ugo Rossi, ha invitato il collega presidente della Regione Toscana, il quasi ominimo Enrico Rossi, che vorrebbe abolire le autonomie speciali, a venire in Trentino per farsi spiegare, stando insieme mezza giornata, come stanno le cose, cifre alla mano

È stato un confronto molto teso, tra pregiudizi, gaffe e accuse di mistificazione, ma alla fine il governatore trentino, Ugo Rossi, ha invitato il collega presidente della Regione Toscana, il quasi omonimo Enrico Rossi, che vorrebbe abolire le autonomie speciali, a venire in Trentino per farsi spiegare, stando insieme mezza giornata, come stanno le cose, cifre alla mano.

La proposta è caduta nel vuoto. Enrico Rossi, però, è rimasto sulle sue posizioni, respingendo l’invito con un gelido: «In Trentino ci sono già stato». Si è concluso così questa sera a «Otto e mezzo» su «La7» il duello sulle autonomie speciali tra Enrico Rossi e i presidenti delle due Province di Trento e Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, con la giornalista sudtirolese Lilli Gruber a fare da arbitro.
Ugo Rossi e Kompatscher si erano preparati molto bene all’appuntamento riuscendo a rispondere in modo conciso e con efficacia all’obiezione principale che è quella che le Province autonome prendono più di quello che danno allo Stato.

Affermazione che, se era vera in passato, non lo è più dopo il patto di Milano del 2009 e l’ultimo accordo finanziario dell’anno scorso. «Ogni anno - ha ricordato Kompatscher - Trentino e Alto Adige danno 2 miliardi allo Stato per il risanamento dei conti pubblici».

Enrico Rossi ha detto molte inesattezze, cosa che il presidente trentino non ha mancato di sottolineare, compreso che è il Veneto a dare 40 milioni l’anno ai comuni di confine perché non scappino in Trentino e Alto Adige, mentre come si sa è il contrario. Sono le due Province a dare quei milioni per i comuni veneti.

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