Nuovo ospedale di Trento, il progetto è da rifare

di Franco Gottardi - NO -

Il progetto del Not potrebbe essere rivisto. Messa a punto ormai quattro anni fa ma ancora bloccata da ricorsi e sentenze della magistratura amministrativa l’idea di nuovo ospedale previsto in via al Desert ha bisogno di essere aggiornata e adeguata ai progressi tecnologici e alle mutate esigenze della medicina specialistica. Lo ha detto ieri l’assessora alla salute Donata Borgonovo Re rispondendo alle domande dei consiglieri, in particolare il leghista Maurizio Fugatti, durante la sua audizione in prima commissione sulla parte di legge finanziaria che riguarda appunto la sanità. 


«Non possiamo fare a meno del Not» ha detto. Borgonovo Re ha quantificato in 7-9 anni la realizzazione del complesso ospedaliero destinato a sostituire il Santa Chiara. «Il problema - ha aggiunto - ora è capire gli scenari, capire lo spazio della sentenza del Consiglio di Stato anche per la revisione tecnica dei contenuti di questo ospedale ormai progettato alcuni anni fa». La sentenza sembra lasciare aperta la possibilità di elaborare nuovi assetti e contenuti poiché afferma che sia le offerte tecniche che quelle economiche dovranno essere riformulate. I termini e i tempi di questo processo però non sono ancora stati quantificati con precisione. «Proprio giovedì - spiega - avremo un incontro con l’avvocatura, già rinviato due volte, per approfondire la questione. Non si vuole ovviamente dilatare ulteriormente l’attesa, ma se ci sono spazi per un aggiornamento in base alle richieste dell’Azienda sanitaria li sfrutteremo». Un dato per il momento sembra confermato: il bando di gara verrà rifatto ma la partecipazione sarà riservata solo alle quattro cordate che avevano preso parte alla gara precedente.


Al di là dei ritocchi il Not dovrà essere il punto dove si concentrano l’alta specializzazione e gli interventi più difficili mentre gli ospedali territoriali devono avere un ruolo di prossimità per i bisogni più immediati: dalla medicina generale, al Pronto soccorso, ai day hospital oncologici, alle cronicità. La seduta della Prima Commissione era iniziata ricordando le cifre previste in finanziaria per la sanità: 1 miliardo e 92 milioni di euro, con una contrazione di 14.

comments powered by Disqus