Cefalonia, 75 anni fa l'eccidio della Divisione Acqui

Ci sarà anche il trentino Giuseppe Dalpiaz (nella foto, al microfono), presidente nazionale dell’Associazione Nazionale «Divisione Acqui», domani a Corfù in Grecia, per il settantacinquesimo anniversario dell’eccidio dei soldati italiani da parte delle truppe tedesche.

La giornata sarà solenne, con la visita del presidente della Repubblica Italiana Mattarella a Cefalonia e a Corfù invitato dal presidente greco Pavlopoulos, nel Giorno del «No!» – un giorno di festa nazionale, tra i più significativi della storia greca.

Una data non scelta a caso perché si tratta del giorno in cui tutta la Grecia ricorda il 28 ottobre del 1940 quando, alle tre del mattino, il premier greco Ioannis Metaxas rispose Όχι (no!) all’ultimatum di Benito Mussolini - presentatogli di persona dall’ambasciatore italiano Emanuele Grazzi - che voleva occupare militarmente il Paese e determinando così l’entrata in guerra della Grecia contro l’Asse.

Il secco rifiuto di Metaxas dette inizio ad una cruenta guerra tra Italiani e Greci durata otto mesi e combattuta nel gelido inverno dell’Epiro e dell’Albania del Sud, con circa 25.000 morti (quasi lo stesso numero di vittime da entrambe le parti), conclusa con la sconfitta degli italiani.

Dal 1946 quella data viene ricordata in ogni città greca e, in coincidenza con la festa del santo patrono della città (san Demetrio), tradizionalmente, la parata militare ufficiale si svolge a Salonicco, dove il presidente Pavlopoulos incontrerà alle 11 il presidente Mattarella.

Un incontro significativo, dall’ampio respiro istituzionale e storico, che pone anche un’ulteriore quanto importante pietra miliare verso la strada della pacificazione con il passato tra Grecia e Italia verso l’edificazione della grande casa comune europea.

Un incontro – quello tra i due presidenti – che proseguirà con la visita nelle due isole ionie che, nel settembre 1943, furono teatro di quello che è passato alla storia come l’Eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia e a Corfù.

«La visita del presidente Mattarella a Cefalonia e a Corfù, ad onorare i nostri militari Acquini davanti al Monumento che ne ricorda l’imperitura memoria, ci riempie di profonda gioia e di grata riconoscenza al presidente Pavlopoulos, che ha invitato il nostro presidente in un giorno così particolare per l’intera Grecia» sottolinea il presidente nazionale Giuseppe Dalpiaz, trentino, presente a Corfù.

«Siamo certi – ancora Dalpiaz – che la forza e l’autorevolezza del presidente Mattarella, oltre alla pregnante testimonianza del servizio allo Stato a cui la Storia l’ha chiamato, così come l’importante gesto istituzionale del presidente greco, riescano sempre più a far sempre più germogliare tra i giovani il senso profondo delle Istituzioni, il valore fondante della Memoria e la ricerca continua dell’esercizio della Solidarietà, in qualsiasi forma esso possa estrinsecarsi».

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