Afghanistan: attaccata sede di Save The Children

E' di un morto, un soldato, e 15 feriti il nuovo bilancio dell'attacco oggi di un commando armato alla sede di Jalalabad City, nella provincia orientale afghana di Nangarhar. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pajhwok. Fonti del governo locale avevano ad un certo punto dato per concluso l'assalto con la morte di tutti i membri del commando, ma l'informazione non ha poi trovato conferma. Le tv afghane che seguono l'incidente in diretta citano spari intermittenti ancora in corso.

Secondo una fonte ufficiale un kamikaze si è fatto esplodere all'ingresso dell'edificio che ospita l'organizzazione, permettendo al commando di penetrare all'interno. Tre membri del commando sono stati uccisi. Altri militanti si sono trincerati nel terzo piano dell'edificio dove è bloccato un numero imprecisato di dipendenti dell'organizzazione.

Oltre tre ore dopo l'inizio dell'attacco da parte di un commando armato, dalla sede della ong si leva una densa colonna di fumo che lascia presagire un incendio in corso. Lo riferisce la tv Tolo. Intanto ingenti forze speciali sono giunte sul posto, mentre non vi sono informazioni precise sul numero dei militanti (da due a quattro) che si scontrano con le 'teste di cuoio' afghane al secondo piano del palazzo, dopo che il primo è stato liberato. A distanza dal luogo dell'incidente stazionano ambulanze e automezzi dei vigili del fuoco, nonché decine di parenti e amici delle persone che erano al lavoro al momento dell'attacco. L'ambasciatore britannico a Kabul, Nicholas Kay, ha definito l'assalto armato "un crimine contro l'umanità".

La tv Tolo ha precisato che l'attacco è avvenuto intorno alle 9 locali (le 5,30 italiane) e, citando il portavoce del governo provinciale Attaullah Khoghyani, ha aggiunto che è in corso uno scontro a fuoco fra i militanti e le forze di sicurezza. Testimoni oculari hanno riferito di scene di panico nella zona e della fuga degli alunni di una scuola privata che si trova vicino alla sede di Save The Children. Fondata 98 anni fa e basata a Londra, Save The Children è una ong internazionale che promuove i diritti dei bambini portando aiuto ad essi nelle zone più povere dei Paesi in via di sviluppo.

Talebani, non nostro attacco a Save The Children  - I talebani afghani hanno sostenuto oggi di non avere alcuna responsabilità nell'attacco armato alla sede della ong Save The Children di Jalalabad City, nella provincia di Nangarhar. Al riguardo il portavoce Zabihullah Mujahid ha indicato via Twitter: "Attacco odierno nella città di Jalalabad: nulla a che vedere con i mujaheddin dell'Emirato islamico". Questa smentita, che esclude quindi anche la Rete Haqqani collegata con i talebani, lasca pensare ad una azione dell'Isis.

IL COMUNICATO DI SAVE THE CHILDREN

Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro compound. L’attacco é avvenuto intorno alle ore 9 locali, l’alba in Italia. 

La nostra prima preoccupazione è la sicurezza del nostro staff. Siamo in attesa di ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado di fornire ulteriori informazioni.

Save the Children lavora in Afghanistan dal 1976 in 16 delle 34 province del Paese. L’Organizzazione realizza progetti per la protezione dell'infanzia, progetti di educazione, salute e nutrizione, interventi per contrastare e prevenire la povertà delle famiglie e dei bambini, e di risposta alle emergenze, grazie ai quali raggiungiamo oltre 700.000 bambini.

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