Il Nobel per la letteratura a Kazuo Ishiguro

Kazuo Ishiguro è il vincitore del Premio Nobel 2017 per la Letteratura.

Il  Nobel gli è stato assegnato perché nelle sue «novelle di grande forza emozionale ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo». Lo spiega la motivazione ufficiale.

LA SCHEDA

Scrittore giapponese naturalizzato britannico, il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2017 Hazuo Ishiguro, che l’8 novembre compirà 63 anni, è nato nel 1954 a Nagasaki ma si è trasferito in Inghilterra con la famiglia a cinque anni ed è tornato nel suo paese d’origine solo da adulto. Il Nobel gli è stato assegnato perchè nei suoi «romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo», come spiega la motivazione ufficiale.

È l’autore di romanzi come «Quel che resta del giorno» con cui ha vinto il Booker Prize nel 1989, diventato un film di James Ivory con Anthony Hopkins, e di «Non lasciarmi» del 2005, che ha ispirato un film con la regia di Mark Romanek.

Best seller, inserito da Time nella lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese pubblicati dal 1923 al 2005. Dopo l’uscita di «Non lasciarmi» sono seguiti per Ishiguro dieci anni di silenzio, fino all’atteso ritorno nel 2015 con «Il gigante sepolto», pubblicato da Einaudi come gli altri suoi libri, una storia di memoria e oblio e del loro difficile rapporto, ambientata nella Britannia del V secolo, immersa in una dimensione fantastica dove troviamo Re Artù, Beowulf, Tolkien, della quale il produttore hollywoodiano Scott Rudin, aveva annunciato Ishiguro all’uscita del libro, aveva opzionato i diritti per la trasposizione cinematografica.

Ishiguro, che ha l’eleganza della cultura nipponica benché si sia trasferito da bambino in Inghilterra, è anche l’autore di «Un pallido orizzonte di colline» del 1982, «Un artista del mondo fluttuante» (1986), con cui ha vinto il premio Withbread, «Gli inconsolabili» (1995) e «Quando eravamo orfani» (2000).

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