Svezia, ritirate le accuse contro Julian Assange

Il procuratore svedese ha annunciato di aver ritirato il mandato di cattura europeo nei confronti di Julian Assange.

La procura svedese ha deciso di archiviare perché non c’è la possibilità di arrestarlo «per l’immediato futuro».

Il processo, aggiunge la procura, potrebbe essere riaperto qualora il fondatore di Wikileaks tornasse in Svezia prima che il reato cada in prescrizione, ciò entro il 2020.

Il procuratore svedese Marianne Ny ha spiegato che con la decisione di archiviare il caso Assange «non viene dato nessun giudizio di colpevolezza né di innocenza».

La scelta è dipesa dalla convinzione che il «trasferimento» del fondatore di Wikileaks «non è possibile nell’immediato futuro», ha chiarito Ny.

Wikileaks lancia la sua sfida alla Gran Bretagna, dopo l’archiviazione delle accuse svedesi a Julian Assange.

Le autorità britanniche - si legge in un tweet dell’organizzazione - «si rifiutano di confermare o negare se abbiano ricevuto una richiesta di estradizione dagli Usa».

Un atteggiamento che, accusa Wikileaks, nasconderebbe il tentativo di mescolare le carte per impedire ad Assange di lasciare da uomo libero l’ambasciata dell’Ecuador a Londra.

Al momento, in effetti, Scotland Yard si è affrettata a dire che per la Gran Bretagna il mandato di cattura resta al momento valido - pur essendo cadute «le accuse più gravi», ossia quelle di stupro avanzate a suo tempo da Stoccolma - poichè l’attivista australiano si era a suo tempo rifiutato di presentarsi di fronte al tribunale britannico che avrebbe dovuto decidere se estradarlo alla Svezia.

Un escamotage, secondo Wikileaks, che potrebbe nascondere il tentativo di aggiustare ex post le carte di un nuovo procedimento giudiziario, questa volta americano.

Scotland Yard è obbligata a rispettare il mandato di cattura emesso dalla Westminster Magistrates' Court nei confronti di William Assange se il fondatore di Wikileaks dovesse uscire dall'ambasciata dell'Ecuador di Londra. Lo riporta l'agenzia britannica Pa.


Un'immagine sorridente di Julian Assange è stata diffusa sul suo profilo Twitter dopo l'annuncio della richiesta di archiviazione da parte della magistratura svedese delle controverse accuse di stupro nei confronti del fondatore di Wikileaks. Tali accuse sono le uniche formalmente aperte finora contro Assange e una volta cadute dovrebbe cadere pure il mandato di cattura internazionale che lo costringe dal 2012 nel rifugio dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.
La decisione della procura svedese arriva dopo una recente nuova istanza d'archiviazione della difesa.

Le accuse erano state avanzate sulla base della denuncia di due donne che, dopo aver avuto rapporti consensuali con Assange, gli avevano imputato di aver a un certo punto tolto il preservativo. L'attivista australiano ha peraltro sempre negato ogni colpa, tanto più dopo che una delle stesse accusatrici aveva poi ritirato la deposizione, e ha ripetutamente avanzato il sospetto di una montatura organizzata ad arte per consentire in un secondo momento alla Svezia di consegnarlo agli Usa. Le autorità e l'intelligence americana a loro volta non negano di considerare Julian Assange alla stregua di un 'nemico' per aver diffuso attraverso Wikileaks documenti segreti e rivelazioni imbarazzanti su Washington.

Ma finora non risultano aver ancora aperto un'inchiesta formale contro di lui, anche se nei giorni scorsi il nuovo capo della Cia, Mike Pompeo, è tornato a sparare a zero su Wikileaks, additandola come "un servizio d'intelligence non statale ostile" agli Usa.

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