Spari sugli Champes Elysees Uccisi agente e aggressore

AGGIORNAMENTO (venerdì 21 aprile, ore 12.05) - La passante ferita durante l’attentato di ieri sera sugli Champs-Elysèes è una donna di nazionalità tedesca, non è una turista, ma vive in Francia da diversi anni: è quanto scrive BFM-TV aggiungendo che la donna è stata «ferita al piede, deve essere operata».

Il presunto attentatore degli Champs-Elysees era stato arrestato lo scorso febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove: lo hanno reso noto all’agenzia di stampa Ap due funzionari francesi.

Secondo i media francesi, il fermo di Karim Cheurfi, avvenuto il 23 febbraio quando questi aveva minacciato dei poliziotti, fu dovuto al fatto che gli agenti si resero conto che l’uomo non aveva rispettato i domiciliari e l’obbligo di cure psichiatriche, decisi dal tribunale in relazione al suo precedente arresto.

Il giudice responsabile dell’applicazione delle pene non ritenne però che ci fossero motivi sufficienti perchè Cheurfi tornasse in carcere.

Il secondo agente ferito nell’assalto sugli Champs-Elysèes è stato dimesso dall’ospedale Georges Pompidou. A salvarlo è stato il giubbotto antiproiettile. Ora riceverà assistenza psicologica.

Sfuma invece la pista belga. «Non c’è al momento nessun legame» tra l’attacco a Parigi e il Belgio. Lo ha affermato la Procura federale belga, secondo quanto riporta la tv pubblica fiamminga Vrt. L’uomo presentatosi spontaneamente al commissariato ad Anversa, che ha un alibi e che nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi, è noto per casi gravi di traffico di stupefacenti ma non ha legami con il terrorismo nè è noto per essere radicalizzato, riferisce la Procura.

L’uomo che si è presentato al commissariato di Anversa, Youssouf E. O., ieri sera era al lavoro in una stazione di servizio, secondo quanto ha riferito il suo avvocato - Nabil Riffi - citato dal quotidiano fiammingo Het Niewsblad.

Intanto prosegue la collaborazione tra la polizia belga con gli inquirenti francesi per verificare che non ci siano legami tra l’attacco a Parigi e il Belgio.

Questa mattina la polizia ha svolto perquisizione nel dipartimento di Seine-et-Marne, nell’hinterland di Parigi.


 

Il terrorismo irrompe nelle elezioni francesi: ieri sera un 39enne armato di kalashnikov ha sparato sugli Champs-Elysees a Parigi uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, prima di venire abbattuto. Si indaga su un possibile complice belga. Rivendicazione dell'Isis. Hollande ha convocato per stamattina un Consiglio di difesa.

È ripreso stamattina il traffico sugli Champs Elysees dopo l'attacco di ieri sera contro gli agenti. Le foto pubblicate sui media online mostrano il consueto movimento di auto e di camion per le consegne. Sono stati tolti anche i cordoni che delimitavano l'area della sparatoria.

Come previsto, e' cominciato questa mattina all'Eliseo un Consiglio di difesa convocato d'urgenza ieri sera dal presidente francese Francois Hollande. Oltre a Hollande, partecipano al Consiglio i ministri dell'Interno, della Giustizia, della Difesa e degli Esteri. Tra gli altri, sono presenti inoltre i capi dei servizi di sicurezza, dell'intelligence e delle forze armate.

Due giorni fa l'avvertimento. Ieri sera, a tre giorni dal primo turno, il terrorismo ha fatto irruzione nelle elezioni presidenziali francesi. Un francese, Karim C., forse appoggiato da un complice belga, ha ucciso con un kalashnikov un poliziotto sugli Champs-Elysees e ne ha feriti altri due. Poi si è dato alla fuga, ma è stato ucciso dopo pochi metri. Prima di mezzanotte, la rivendicazione dell'Isis: l'attentato è stato compiuto da qualcuno denominato "Abu Yusuf al Beljiki", ovvero "il belga". A Parigi, il killer - come confermato dal procuratore Francois Molins - è stato identificato e la sua abitazione in banlieue di Parigi già perquisita. Si chiamava Karim C., era schedato dalla polizia, radicalizzato, con pesanti precedenti: già 15 anni fa era stato condannato per tentato omicidio di un agente, quindi per aver assalito una guardia in carcere. Era nato nella periferia di Parigi. Il panico si è propagato in pochi istanti, l'intera avenue, la più celebre della capitale, è stata blindata dai furgoni di polizia, dalla Concorde fino all'Etoile. Tutte le fermate del metrò sono state sbarrate, gli abitanti sono stati invitati a non avvicinarsi al quartiere.

 


IL PUNTO ALLE 23.15: Ancora terrore a Parigi, stavolta agli Champs Elysées, a tre giorni dal voto in Francia.

Champs Elysées blindati dopo l'attentato



Un poliziotto è stato ucciso e lo stesso aggressore è morto durante un attacco che sembra essere stato diretto proprio agli agenti. Feriti, uno gravemente, altri due poliziotti e anche un passante. Evacuata la zona, elicotteri volteggiano sulla zona, la polizia chiede attraverso i media a tutti i parigini di evitare la zona. Le indagini sull’assalto sono state affidate alla procura antiterrorismo.

L’attacco, a colpi di kalashnikov («una sparatoria violenta», secondo i primi testimoni), è avvenuto davanti a uno negozio di «Marks & Spencer», grande magazzino britannico.

Il killer era schedato come individuo radicalizzato a rischio di perpetrare attentati (con il codice della lettera «S»). Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi.

«Viste le testimonianze, ci sarebbe solo un aggressore», ma al momento «non possiamo escludere che ci sia uno o diversi complici», ha riferito Pierre Henry Brandet, portavoce del ministero dell’Interno.

L’episodio è avvenuto a tre giorni dalle elezioni presidenziali in Francia. L’obiettivo dell’attacco era la polizia, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno.

AGGIORNAMENTO: La polizia avrebbe emesso un mandato di cattura nei confronti di un uomo giunto a Parigi dal Belgio, così come era successo per l’attentato al Bataclan.

AGGIORNAMENTO: «#ChampsElysees: #UnitàdiCrisi attiva. Evitare zona, tenersi informati e seguire indicazioni autorità locali». È il tweet della Farnesina rivolto ai connazionali dopo l’attacco a Parigi.

AGGIORNAMENTO: Secondo il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre Henry-Brandet, uno solo degli agenti di polizia sarebbe morto, mentre altri due sarebbero gravemente feriti.

AGGIORNAMENTO: L’assalitore ucciso sugli Champs-Elysèes era schedato come individuo radicalizzato a rischio di perpetrare attentati. Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi.

AGGIORNAMENTO: L’assalitore è sceso da un’auto sugli Champs-Elysèes ed ha aperto il fuoco contro il furgone della polizia: è quanto ha riferito il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet. «L’assalitore ha poi cercato di fuggire a piedi, prima di venire abbattuto». Prima avrebbe scambiato dei messaggi su Telegram affermando di voler uccidere un poliziotto.

AGGIORNAMENTO: Il Primo Ministro Bernard Cazeneuve ha raggiunto il presidente della Repubblica Francois Hollande all’Eliseo dopo la sparatoria sugli Champs-Elysèes

AGGIORNAMENTO: Le indagini sull’assalto sull’avenue degli Champs-Elysèes sono stati affidati alla procura antiterrorismo: è quanto riferiscono le autorità francesi. L'assalitore sarebbe stato noto alle forze dell'ordine.

AGGIORNAMENTO: L’obiettivo dell’attacco sugli Champs-Elysèes era la polizia: lo ha detto il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre Henry-Brandet. Secondo alcuni testimoni, ci sarebbero stati anche altri spari.

AGGIORNAMENTO: Non ci sono certezze, un poliziotto ha riferito ai giornalisti presenti sugli Champs-Elysees che «sono in corso accertamenti per stabilire la natura criminale o terroristica» dell’azione di questa sera, in cui è rimasto ucciso un poliziotto e uno degli assalitori.

AGGIORNAMENTO: Sugli Champes Elysees sono arrivati i corpi speciali per la ricerca dell'assalitore in fuga.

AGGIORNAMENTO: Gli aggressori avrebbero iniziato a sparare contro una pattuglia della polizia ferma sui viali per dei controlli di routine. Uno degli assalitori è sceso da un'auto sparando con un Kalashnikov. Sono visibili cecchini sui tetti, mentre un paio di elicotteri volteggiano a bassa quota.

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AGGIORNAMENTO: La sparatoria sarebba stata molto violenta, secondo alcuni testimoni due o più aggressori avrebbero sparato a colpi di Kalashnikov davanti al grande magazzino «Marks & Spencer». Uno degli aggressori è fuggito, rifugiandosi in un garage.

I viali sono transennati e presidiati dalla polizia e dalle forze speciali.


 

Colpi d’arma da fuoco sono stati uditi sugli Champes Elysees, il celebre viale di Parigi. La prefettura cittadina ha lanciato un allerta su Twitter, chiedendo di non recarsi nella zona. Secondo voci che si rincorrono sui social network, ci sarebbero due feriti, forse poliziotti.

L'assalitore sarebbe stato a sua volta ucciso, mentre un altro agente sarebbe rimasto gravamente ferito. La zona è stata evacuata e in questo momento è deserta, elicotteri volteggiano sulla zona, la polizia chiede attraverso i media a tutti i parigini di evitare la zona.

 

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