Turchia: attacco in night club a Istanbul, almeno 35 morti

C'era anche un gruppo di giovani italiani nel nightclub Reina di Istanbul, teatro ieri sera dell'attacco terroristico. Lo riporta la tv locale modenese Trc-Telemodena secondo cui la compagnia italiana, che stava festeggiando il Capodanno, è riuscita a scampare alla strage gettandosi a terra quando i primi spari nel locale hanno fatto scattare il panico. Alcuni di loro, secondo la tv, avrebbero riportato solo lievi escoriazioni nella calca. Si tratterebbe di tre modenesi e altri amici di Brescia e Palermo, in Turchia per lavoro.


Il killer di Istanbul non indossava il costume di Babbo Natale, come riferito in precedenza da alcune testimonianze, ed ha lasciato la pistola prima di fuggire. Sono alcuni dei nuovi dettagli che emergono dopo l'attentato al nightclub Reina nella notte di San Silvestro. L'attacco non è stato ancora rivendicato ma l'attentatore, secondo le testimonianze di alcuni dei sopravvissuti, avrebbe urlato "Allah Akbar" mentre apriva il fuoco dentro il locale.

Sono almeno 39 i morti ed oltre 60 i feriti nell'attentato. Secondo un deputato dell'opposizione, che ha visitato ospedali e obitorio, 24 vittime sono straniere: sette sono saudite, tre irachene, tre giordane, due libanesi, due tunisine, due indiane, una da Kuwait, Siria e Israele, un belga di origine turca ed un canadese-iracheno. Non risultano finora italiani coinvolti. Tra le vittime turche, c'è anche una guardia di sicurezza che era sopravissuta il 10 dicembre scorso al duplice attentato dinamitardo al vicino stadio di calcio del Besiktas. Anche tra i feriti ci sono diversi stranieri.

Per il resto, sono ancora molti i punti da chiarire sulla dinamica dell'attacco. Non si sa con certezza se il terrorista abbia agito effettivamente da solo. Di lui si sa che è entrato vestito di nero e incappucciato con un fucile automatico in braccio con cui ha sparato ad un agente di guardia al locale, che all'interno era vestito di bianco con un cappello a pon-pon bianco, che si è cambiato dopo aver massacrato le persone all'interno del locale, "sparando ovunque, come un pazzo", ed è riuscito a fuggire nella notte, scatenando stamani una gigantesca caccia all'uomo estesa a tutta la Turchia ala quale partecipano almeno 17.000 agenti.

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Le poche certezze sono quelle suggerite dalle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza, ma alcuni testimoni sopravissuti alla strage hanno raccontato di aver sentito sparare più di una persona, forse due o tre terroristi. L'unico uomo armato immortalato dalle telecamere è entrato in azione intorno all'1.30 locale (le 23.30 in Italia), mentre nel locale si trovavano circa 700 persone. Ha ucciso l'agente all'ingresso prima di entrare e iniziare a sparare sui clienti. Per sfuggire alla strage, alcuni dei clienti si sono lanciati nelle acque gelide del Bosforo e sono poi stati tratti in salvo, anche se non c'è certezza che tutti siano stati salvati.

I testimoni sopravissuti sono concordi su una cosa: i terroristi "sparavano a casaccio", sparavano su tutti, sulla folla. "Sparavano ovunque, come dei pazzi", ha raccontato alla Cnn turca una donna, ferita a una gamba da un proiettile. Un altro testimone afferma che le forze speciali sono intervenute portando via i sopravissuti. "Ero di spalle e mio marito ha urlato: 'Buttati giù!'. Eravamo vicino a una finestra e ho sentito due o tre persone che sparavano. Poi sono svenuta", ha raccontato una donna.

"Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili - ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan -. Ma manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi". Durante la notte c'è stata la condanna della Casa Bianca, che per bocca del portavoce Eric Schultz ha parlato di "attacco terroristico orribile" e ha offerto aiuto ad Ankara. Il Dipartimento di Stato ha quindi aggiunto che gli Usa sono "solidali con il loro alleato Nato, la Turchia, nella lotta contro la costante minaccia del terrorismo".L'ambasciata americana ad Ankara ha però negato le notizie comparse su alcuni social media secondo cui l'intelligence Usa sapeva in anticipo che un nightclub di Istanbul era a rischio di attentato terroristico.

"Il nostro dovere comune è combattere il terrorismo", ha scritto il presidente russo Vladimir Putin al presidente turco. "La tragedia di Istanbul ci ricorda che la lotta contro il terrore non conosce paus  e né feste o Paesi o continenti. Serve unità. Ad ogni costo", ha twittato Alfano.

Attentato in Turchia

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