Il Giappone spende 42 miliardi in armi

Il governo nipponico investe sempre di più in difesa e taglia su welfare e istruzione. La motivazione: si teme l’espansionismo cinese e il nucleare coreano

Il bilancio destinato al ministero della Difesa in Giappone potrebbe raggiungere la cifra record di 5.100 miliardi di yen nell’anno fiscale 2017, l’equivalente di 42 miliardi di euro.

Ad anticiparlo è una fonte del governo nipponico, che cita le spese crescenti per far fronte all’ espansionismo della Cina e la minaccia nucleare che proviene dalla Corea del Nord, oltre al riallineamento delle forze militari statunitensi nel Paese.

Si tratta del quinto aumento consecutivo del budget su base annuale, dall’inizio del mandato dell’attuale premier conservatore Shinzo Abe, nel dicembre del 2012. In scia all’ampliamento dell’area di influenza della Cina, il Giappone sta espandendo le proprie capacità di autodifesa nelle isole attorno a Okinawa, a sud ovest dell’arcipelago, e perfezionando i sistemi per l’intercettazione dei missili balistici già testati dalla Corea del Nord.

In base a un piano quinquennale fino al marzo 2019 il governo di Tokyo prevede un incremento annuale in media dello 0,8%, con spese aggiuntive per la ricollocazione di una parte delle truppe statunitensi dalla base di Okinawa all’isola di Guam, e il riordinamento della base aerea di Iwakuni, nelle prefettura di Yamaguchi.

I previsti aumenti del budget della Difesa, fa notare il partito democratico all’opposizione, stridono con i tagli ai ministeri del Welfare e dell’Istruzione.

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