Più forte degli scandali Hillary vola nei sondaggi

Più forte degli scandali che riguardano la sua famiglia e il suo entorurage, più forte delle polemiche sulla sua salute precarie, più forte delle contestate email scoperte e diffuse da Wikileaks, più forte della sua antipatia leggendaria dentro e fuori il partito che aveva incoronato presidente il marito Bill, più forte della sua immagine di donna di potere legata ai poteri forti americani.

Tutto merito delle sparate e del presunto sex gate del candidato repubblicano Donald Trump, in rotta di collisione con il suo stesso partito. Hillary Clinton, a due settimane esatte dal voto dell’8 novembre, è salda in sella a guida della corsa.

I sondaggi confermano un distacco «comodo» rispetto al rivale Donald Trump che però non molla, ripetendo: «Stiamo vincendo». E accusa i democratici di mettere in circolazione sondaggi falsi. E questo succede solo poche ore dopo che il capo della sua campagna aveva ammesso lo svantaggio.

La voglia del tycoon di rimanere a galla si scontra quindi con una realtà scandita rilevamento dopo rilevamento: secondo una media calcolata da RealClearPolitics Clinton è in testa con il 48% dei consensi con sei punti percentuali di distacco rispetto a Trump che si assesta al 41,9%.

Lo stesso tipo di calcolo effettuato dal New York Times vede la ex segretario di Stato al 46,1% mentre il tycoon è al 40,2%. Il vantaggio aumenta poi ulteriormente nella media dei sondaggi effettuata dalla Cnn con Hillary Clinton che stacca Donald Trump di 9 punti (48% a 39%). Per il New York Times le chance per l’ex first lady di conquestare la Casa Bianca sono del 93%.

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