Trump bocciato in scienze Hillary supera bene il «test»

Vedremo se vincerà le elezioni e tornerà a vivere alla Casa Bianca. Intanto Hillary Clinton vince in scienze. L’ex first lady ed ex segretario di Stato, Clinton tiene fede alla sua fama di «secchiona» ed è promossa a pieni voti, mentre Donald Trump è clamorosamente bocciato. A dare i voti è la rivista Scientific American, sulla base delle risposte a venti domande sugli argomenti più vari, dai finanziamenti alla ricerca alla biodiversità alla salute pubblica, giudicate dai redattori della rivista oltre che da un sondaggio on line fra ricercatori insieme all’associazione ScienceDebate.org

«In generale la candidata Hillary Clinton ha i voti più alti tra i nostri lettori, così come in redazione, mentre il repubblicano Donald Trump è ultimo in tutti i punteggi».

Per ogni domanda, spiega la rivista, il punteggio massimo ottenibile era di cinque punti. Il totale di Clinton è risultato 64, mentre Trump in totale ne ha collezionati 7. Meglio sono andati i due candidati indipendenti, l’ecologista Jille Stein con 44 e il liberale Gary Johnson con 30.

Diverse le domande in cui Trump colleziona uno zero nella votazione su un massimo di cinque, a partire dal giudizio sui cambiamenti climatici, che come è venuto fuori anche durante il primo dibattito presidenziale è considerato una bufala dal candidato repubblicano.

Anche alla domanda sulla protezione della biodiversità il miliardario statunitense ha ricevuto zero punti, per aver risposto che «le agenzie ambientali sono piene di dirigenti non eletti che scrivono regole e regolamenti che vanno a vantaggio di interessi particolari».

Stesso voto nel capitolo «energia», dove invece Clinton ottiene 5 su 5, e in una domanda sull’emergenza idrica, che secondo Trump può essere risolta solo con la desalinizzazione.

Anche nel campo della salute il tycoon, noto anche per la sua posizione antivaccini, non va meglio. Trump si becca uno zero per la sua intenzione di limitare gli investimenti in salute pubblica e un uno perché alla domanda su come risolvere i problemi di salute mentale, che agli Usa costano 300 miliardi di dollari l’anno, risponde che «le prigioni negli Usa sono piene di persone che hanno bisogno di cure mentali» e annuncia un piano sul problema, ma senza alcun dettaglio.

Zero è anche il punteggio sulla risposta alla domanda sulla dipendenza da oppiacei, che in Usa tocca ampie fette della popolazione, sulla quale invece Clinton ottiene 4 su 5.

«Le risposte di Trump - scrive uno degli scienziati che hanno partecipato alla votazione - dimostrano la sua completa ignoranza sulla scienza, e sull’importanza che questi problemi hanno nel mantenere il mondo vivibile».

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