Giuliani: «Libia in mano all’Isis per colpa di Hillary Clinton»

Hillary Clinton è un pessimo esempio in fatto di sicurezza, come dimostrano le sue scelte di far cadere Gheddafi, ritirare le truppe dall’Iraq e lo scandalo email, invece «Trump vuole difendere gli alleati degli Usa più di quanto abbia fatto ogni altro presidente americano dai tempi di Reagan».

Questo il pensiero di Rudolph Giuliani, l’ex sindaco sceriffo di New York, intervistato da La Stampa a margine dell’«Rnc at the Dnc Press», la controconvention repubblicana a Filadelfia.

In riferimento a quanto emerso sulla posta elettronica della Clinton, afferma: «Io mi occupo di cyber sicurezza: se ci dovesse essere la Russia dietro la vicenda, vuol dire che i Democratici non sono stati in grado di proteggere i server e questo è grave. Se girano poi mail che Hillary Clinton vorrebbe cancellare non è solo perché c’è scritto ‘Ehi Chelsea che vestito ti metti oggi?».

«La Clinton - afferma ancora - è stato probabilmente il peggior segretario di Stato in molti anni, con nessun risultato raggiunto. Lei è stata quella che ha voluto far cadere Gheddafi e ora la Libia è diventata un feudo dell’Isis, ha voluto ritirare le nostre truppe dall’Iraq, quelle che in qualche modo potevano contrastare la nascita dell’Isis. E il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti».

E su Trump e i suoi ammiccamenti a Putin, Giuliani risponde che «la Russia e la Cina non sono nemici nè alleati degli Usa. Sono qualcosa nel mezzo, dipende dall’abilità del presidente e del segretario di Stato cosa fare e come comportarsi con loro. Hillary Clinton e Obama hanno fallito. Ora si deve dare a Trump la sua possibilità».

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