Gli americani arrabbiati faranno vincere Trump

Sarà Donald Trump il prossimo presidente degli Stati Uniti: ne è convinto il regista Usa Michael Moore, che sul proprio blog ha spiegato i cinque motivi per cui il tycoon newyorchese sarà il futuro inquilino della Casa Bianca.

Moore invita gli americani ad uscire dalla «bolla» in cui vivono e a provare a confortarsi con i fatti. Cinque, a suo avviso, le ragioni per cui Trump vincerà le presidenziali.

«La matematica del Midwest. Ovvero, benvenuti nella Brexit della Rust Belt». Saranno gli abitanti di Michigan, Ohio, Pennsylvania e Wisconsin portare Trump alla vittoria. Secondo Moore «quello che è successo nel Regno Unito con la Brexit succederà anche qui» in quanto «questa America è come il centro dell’Inghilterra: a pezzi, depresso, in difficoltà».

La «sirena» è l’attacco ai grandi accordi commerciali che hanno distrutto l’industria locale. «L’ultimo baluardo del furioso uomo bianco». Moore descrive in modo ironico il pensiero dell’«uomo bianco» che non accetterà mai che il paese venga guidato da una donna. «Dopo aver sopportato per otto anni un uomo nero che ci diceva cosa fare».

«Dopodiché, per i successivi otto anni ci sarà un gay alla Casa Bianca! Poi toccherà ai transgender!» gli fa il verso Moore.

«Il problema Hillary». Moore dice di aver rotto la promessa che non avrebbe votato per il «falco» Hillary dopo il suo voto a favore della guerra in Iraq per impedire ad un protofascista di diventare il nostro comandante supremo».

Ma ricorda che l’ex segretario di stato è «fortemente impopolare e quasi il 70% degli elettori pensa che sia inaffidabile e disonesta».


«Il voto depresso degli elettori di Sanders». Secondo Moore, i fan di Bernie Sanders, voteranno in gran parte per Hillary ma il loro sarà un voto depresso, senza entusiasmo: non porteranno altre persone a votare e non faranno attività di volontariato durante il periodo precedente.

«L’effetto Jesse Ventura». Moore evoca il caso del wrestler professionista eletto governatore del Minnesota. Molti elettori, voteranno Trump non perché siano d’accordo con lui ma solo per vedere «l’effetto che fa», «solo perché manderebbe tutto all’aria e farebbe arrabbiare mamma e papà».

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