Austria, ballottaggio delle presidenziali da rifare l'Alta Corte annulla la vittoria di Van der Bellen

Accolto il ricorso dell’Fpö di Hofer, battuto di misura dal candidato dei Verdi

Il ballottaggio delle presidenziali in Austria va rifatto: lo ha deciso la Corte costituzionale austriaca.

«Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia», ha detto a Vienna il presidente della Corte costituzionale Gehrart Holzinger prima di pronunciare la sentenza con cui è stato accolto il ricorso presentato dall’Fpö lo scorso 22 maggio. È la prima volta che viene annullato un ballottaggio in Austria.

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Al ballottaggio era risultato eletto il verde Alexander Van der Bellen con uno scarto di meno di un punto percentuale, pari a circa 30 mila voti, rispetto al leader dell’estrema destra Norbert Hofer. Il nuovo voto si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre.

La commissione europea fa sapere tramite un portavoce che «non ha commenti da fare su quella che è una decisione della Corte costituzionale di uno stato membro».


Il commento di Ugo Rossi

«È un ulteriore segnale di preoccupazione, ma non commento le sentenze della Corte costituzionale italiana, tantomeno di quella austriaca». Il governatore della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha risposto così ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare le elezioni presidenziali da rifare in Austria per il secondo turno, dopo che la Corte costituzionale austriaca ne ha annullato l'esito, in seguito al ricorso della destra dell'Fpoe.

«Tra l'altro il presidente Van der Bellen era persona attenta anche alle nostre dinamiche istituzionali - ha proseguito Rossi - e per noi era quindi una garanzia in più. Ma questa è la democrazia e speriamo che l'esito elettorale tenga conto della necessità di non aprire fasi di ritorno indietro della storia che sarebbero piuttosto negative per tutta Europa».

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