Macedonia, i profughi sfondano la barriera al confine greco

Forte tensione al confine tra la Grecia e la Macedonia questa mattina, nella zona di Gevgelija: decine di migranti armati di pali hanno forzato la rete confine tra i due Paesi, per entrare in Macedonia e poter proseguire il loro cammino della speranza verso il Nord Europa.

La polizia macedone ha risposto sparando gas lacrimogeni contro i migranti che hanno sfondato un tratto della barriera di confine che divide la Grecia dalla Macedonia.

I migranti che hanno sfondato la barriera di confine tra la Grecia e la Macedonia per cercare di entrare in Macedonia sono stati respinti dalle autorità macedoni.

I migranti, al grido di «Aprite il confine», hanno anche lanciato sassi contro la polizia macedone.

Questa mattina qualche centinaia di migranti - circa 500 secondo la polizia - avevano oltrepassato il cordone di sicurezza formato dai poliziotti greci e avevano raggiunto il cancello usato per il traffico ferroviario tra i due paesi.

Per il momento non ci sono notizie di arresti o feriti legati agli scontri.

Circa 6.500 persone si trovano al confine su territorio greco, alcune delle quali anche da otto giorni, con riserve molto limitate di acqua e cibo.

Da parte loro, le autorità macedoni lasciano passere solo un numero molto limitato di migranti ogni giorno.

Frattanto si ha notizia di cinque interventi e 37 migranti irregolari fermati nel fine settimana dall’esercito Italiano, nell’ambito dell’Operazione «Strade aicure» in supporto alle forze dell’ordine, alla stazione ferroviaria di Tarvisio (Udine), al confine con l’Austria.

Di diverse nazionalità, e provenienti tutti con treni dall’Austria, i migranti sono stati denunciati a piede libero per ingresso e soggiorno illegale in Italia.

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