La Sorbona ricorda Valeria C'era anche il fidanzato Andrea

Nella più stretta intimità, i colleghi della Sorbona e gli amici più cari hanno reso omaggio a Valeria Solesin, stretti in un’aula al settimo piano nella sede dell’Istituto demografico dell’università di Parigi, dove la giovane veneziana, fra le vittime degli attentati di Parigi, era dottoranda.

La cerimonia avrebbe dovuto essere strettamente privata, ma all’ultimo momento le autorità italiane e francesi hanno deciso di essere presenti, per mostrare la loro vicinanza personale e istituzionale in questo momento di sofferenza.

C’erano anche i genitori della sfortunata ragazza e il suo fidanzato trentino, Andrea Ravagnani.

In sala sono quindi presenti il sottosegretario per l’Università e la Ricerca, Thierry Mandon, il rettore dell’Academie de Paris, Francois Weil, il presidente dell’università Paris 1-Pantheon Sorbona, Philippe Boutry, l’ambasciatore d’Italia a Parigi Giandomenico Magliano e il console generale Andrea Cavallari.

Alla stampa, invece, viene chiesto di restare fuori.

Gli amici piu stretti di Valeria e i colleghi di dottorato hanno voluto così, spiegano dalla direzione dell’ateneo, in accordo con i familiari hanno preferito che questo momento di ritrovo e raccoglimento restasse intimo.

«Sono sicuro che capite», dice con estrema gentilezza il responsabile della sorveglianza ai cronisti rimasti nel corridoio.

L’atmosfera è pesante, in qualche modo solenne, il dolore palpabile quanto silenzioso. I ragazzi in attesa fuori dalla sala sono silenziosi, i volti tirati, qualcuno ha gli occhi lucidi o rossi. Nel gruppo più vicino all’ingresso, una ragazza vestita di scuro piange sulla spalla di un’amica.

Alcuni si abbracciano, si stringono la mano, si sostengono a vicenda con lo sguardo, senza bisogno di parlare. C’è chi ha portato dei fiori, una lunga rosa bianca, una rosa rossa avvolta nella plastica trasparente. Nessuno, però, è venuto vestito a lutto, forse a rimarcare che questo ritrovo carico di emozione è una celebrazione dei momenti passati insieme e non un mesto funerale.

Nell’aula, al di là dei due tricolori affiancati e del filtro della sicurezza che confronta i documenti di ognuno con la lista dei nomi degli invitati, li aspettano i genitori di Valeria.

Sono arrivati presto, almeno quaranta minuti prima dell’orario d’inizio ufficiale, accompagnati dal fidanzato trentino Andrea Ravagnani.

Come ieri davanti all’obitorio, sono chiusi in un doloroso silenzio. Il fratello Dario, invece, è rimasto a Venezia, e stasera dovrebbe partecipare alla veglia in memoria della sorella in piazza San Marco.

Chiara Rancati [Ansa]


 

Striscione in memoria di Valeria Solesin esposto alla partita di Coppa Italia Lega pro Alessandria-Pavia.

Il fidanzato di Valeria, Andrea Ravagnani, di Dro, in passato frequentava la tifoseria trentina, che è gemellata con quella piemontese

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