Preso a Dubai "Mazinga" mandante della gambizzazione di una donna a Roma

I carabinieri del Reparto Operativo di Roma hanno individuato a Dubai negli Emirati Arabi e fatto arrestare dalla polizia locale Massimiliano Alfano, presunto mandante della gambizzazione di una donna, Cinzia Pugliese, avvenuta nella capitale il 24 luglio 2013. La vittima sarebbe stata ferita per non aver pagato un debito.

Alfano, 33 anni, detto «Mazinga», era sfuggito il 5 marzo scorso a un blitz del Nucleo Investigativo, guidato dal colonnello Lorenzo D’Aloia, per catturare sei persone ritenute responsabili dalla procura di Roma - Direzione Antimafia - di omicidi e gambizzazioni commessi tra il 2013 e il 2014. Quasi tutti avvennero nel contesto di rivalità tra gruppi di trafficanti e spacciatori di droga. Alfano viveva da mesi in un lussuoso albergo di Dubai. Ora si trova in carcere negli Emirati in attesa di essere estradato. L’operazione nasce dalle dichiarazioni del killer pentito Giancarlo Orsini, che hanno portato a marzo a 6 ordinanze di custodia cautelare per tre omicidi e tre gambizzazioni dei quali si è accusato. Orsini, romano 48enne, ha aiutato a fare luce sugli omicidi di Federico Di Meo, il 24 settembre 2013 a Velletri, vicino a Roma; di Sesto Corvini, il 9 ottobre 2013 a Roma; di Roberto Musci, il 23 gennaio 2014 sempre a Roma; inoltre sulle gambizzazioni di Mirco Maccarinelli ad Ardea, vicino a Roma, il 22 giugno 2013; di Cinzia Pugliese il 24 luglio 2013 nella capitale; di Giulio Morelli durante una tentata rapina nel suo esercizio commerciale il 2 dicembre 2013. Quest’ultimo sarebbe un episodio non legato agli ambienti della droga.

Alfano, originario di Battipaglia (Salerno) ma residente a Roma, è accusato di aver pagato 3.500 euro per la gambizzazione di Pugliese, 61 anni, avvenuta nel suo centro estetico in zona Ardeatino. La donna, colpita da un proiettile al polpaccio, non diede ai carabinieri indicazioni utili forse perchè terrorizzata. Gli accertamenti del Ris di Roma hanno stabilito che Orsini utilizzò la stessa pistola impiegata per la gambizzazione di Maccarinelli e per l’omicidio di Corvini.

 

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