Esame dei reperti: il ponte di Genova era deteriorato

I risultati delle analisi su 17 resti del Ponte Morandi confermerebbero lo stato di ammaloramento della struttura. È quanto emerge da una prima sommaria lettura dello studio effettuato dal laboratorio dell'Empa (il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca) di Dubendorf, vicino a Zurigo. I risultati sono arrivati ieri a Genova, insieme con gli stessi reperti.
L'elaborato, di circa 120 pagine, dovrà essere studiato dai periti che lo confronteranno con i rilievi fatti sui monconi e gli altri reperti. La perizia conclusiva verrà consegnata tra circa un mese, visto che i tre esperti hanno chiesto una proroga. Insieme ai risultati sono arrivati a Genova, come detto, anche i reperti. I militari del primo gruppo della guardia di finanza li hanno presi in consegna al confine con la Svizzera e li hanno scortati fino all'hangar dell'Amiu.
Intanto è scontro tra periti sulla demolizione dei tronconi rimasti in piedi. Diversità di vedute sono emerse in una riunione tra i periti del giudice per le indagini preliminari e i consulenti della procura, degli indagati e delle parti civili che hanno discusso il piano di demolizione del ponte Morandi presentato dal sindaco-commissario Marco Bucci. La maggior parte dei periti avrebbe espresso parere favorevole alle demolizioni con esplosivo nella parte est del ponte.
Ma gli avvocati di alcuni indagati, invece, hanno sollevato perplessità sostenendo che alcune parti andrebbero conservate integre. Questo potrebbe allungare i tempi della demolizione. Il sindaco-commissario ha presentato un piano per la demolizione che coinvolge 10 aziende.

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