Vilipendio, il ministro Bonafede dà l'ok a procedere contro Salvini e Grillo

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede firma 9 richieste di autorizzazione a procedere e non fa sconti né a Grillo né a Salvini (nella foto). Ci sono infatti i loro nomi tra quelli per cui il guardasigilli ha dato l'ok, annunciando poi la decisione via facebook «per evitare ogni forma di strumentalizzazione o illazione». Diverse procure avevano chiesto al Guardasigilli di poter avviare alcuni procedimenti per i reati di vilipendio e offesa al presidente della Repubblica. Eppure questi fascicoli stavano fermi da tempo. Il ministro ha deciso di toglierli dai cassetti, come segnale del «cambiamento». 

Le parole incriminate di Beppe Grillo riguardano l'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e risalgono al 2014: «Napolitano non dovrebbe dimettersi ma costituirsi: è responsabile di aver firmato qualsiasi cosa».
La vicenda relativa a Salvini riguarda invece le dichiarazioni che l'allora solo leader della Lega fece il 14 febbraio 2016, quando durante un intervento a Collegno, al congresso del Carroccio piemontese, usò l'espressione «magistratura schifezza», che gli è valsa un'indagine della procura di Torino.

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