Addio a nuove «botticelle» i tradizionali calessi di Roma

Roma dice addio a nuove botticelle: il Campidoglio non darà più licenze per i tradizionali calessi.

«È un grosso traguardo, una pagina storica, è un segno molto importante sulla tutela animale», spiega il presidente della commissione comunale all'Ambiente Daniele Diaco che oggi ha dato parere positivo al regolamento sulle botticelle.   

Il regolamento, che ora dovrà avere il parere della commissione Mobilità e arrivare in aula Giulio Cesare nelle prime due settimane di ottobre per il sì definitivo, prevede, tra l'altro, lo spostamento delle storiche carrozze trainate da cavalli solo in alcune delle ville di Roma, la possibilità di convertire la licenza da vetturini in quella da tassisti e lo stop delle carrozze in estate.

«La volontà politica è quella di chiedere al governo la modifica della legge nazionale 21/92 per eliminare in tutti i comuni italiani il servizio a trazione animale. È chiaro che questo governo ha l'interesse a farlo perche nella scorsa legislatura il M5s ha presentato un disegno di legge in tal senso e noi lo porteremo avanti con la maggioranza che governa questo paese», ha aggiunto Diaco. In commissione hanno votato contro il consigliere di Fdi Andrea De Priamo e quello di Fi Davide Bordoni. «Questo regolamento - ha spiegato De Priamo - è un'abolizione indiretta delle botticelle che hanno una tradizione secolare. Così gettiamo nella disperazione decine di famiglie e invece dovremmo lavorare per un percorso che le aiuti».

E il consigliere Bordoni minaccia di presentare svariati emendamenti in aula «perchè le botticelle non possono sparire».   

Anche i vetturini sono sul piede di guerra e non ci stanno ad essere destinati «all'estinzione». «Ricorreremo al Tar e poi in tutte le sedi possibili. Io ed i miei colleghi combatteremo finchè avremo le forze e le carte per contrastarli» annuncia Angelo Sed, presidente dei vetturini romani. «Noi vogliamo difendere il nostro lavoro perchè è evidente - aggiunge - che nelle quattro ville scelte dall'amministrazione questo lavoro andrà a morire...non credo che a Villa Pamphjli, Villa Borghese, parco degli Acquedotti e soprattutto Castel di Guido ci sarà così tanto turismo. Il fatto è che avendo la Regione respinto la modifica alla legge nazionale, ci vorrebbero mandare nei parchi". Sed smentisce anche il fatto che siano state chieste nuove licenze. "Non abbiamo mai richiesto altre licenze - dice - noi vogliamo semplicemente difendere le 32 che abbiamo. Non credo che 32 botticelle siano il male di Roma».

I vetturini continuano la notte a ricoverare i loro cavalli nel quartiere Testaccio, al Campo Boario. «Le nuove stalle promesse e costruite - conclude il presidente - sono ancora sotto sequestro».

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