Esplosione nel Bergamasco: due morti in uno stabilimento

Tragedia del lavoro, anche nella giornata di Pasqua. Due operai sono morti in seguito all'esplosione di un serbatoio utilizzato come essiccatoio di farine alimentari per animali domestici.

L'incidente, secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, è avvenuto presso l'azienda 'Ecb' di Treviglio in provincia di Bergamo. All'interno del plesso possono al momento accedere soltanto i vigili del fuoco per la cospicua presenza di anidride carbonica, mentre la zona è interdetta al resto dei soccorritori. La probabile causa, stando ai primi rilievi, sarebbe l'esplosione di un'autoclave all'interno di una cisterna per l'essiccazione dei mangimi.

La Ecb, riporta in una nota l'Ansa, è stata fondata nel 1966 da Lorenzo e Franco Bergamini, che lo scorso anno è stata acquisita dal gruppo tedesco Saria, produttore internazionale di prodotti agroalimentari. Tecnicamente Ecb si occupa della lavorazione di sottoprodotti della macellazione avicola per la produzione di alimenti per animali da compagnia.

Come riportano agenzie di stampa, gli operai sono intervenuti dopo un allarme lanciato da residenti vicini allo stabilimento. Uno dei due operai morti è Giambattista Gatti, di Treviglio. Anche lui, come Giuseppe Legnani, lascia due figli. Entrambi erano arrivati in azienda per un sopralluogo, dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini, che avevano sentito un cattivo odore nell’aria. 

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