L'accusa chiede 2 anni e mezzo per il governatore lombardo Maroni

Le «insistenze» di Roberto Maroni per ottenere che Expo si «accollasse le spese» della trasferta a Tokyo di Maria Grazia Paturzo, la manager assunta dalla società incaricata di organizzare l'Esposizione universale con cui «aveva una relazione sentimentale».
E poi il suo ruolo di «sponsor», «ispiratore» per garantire a Mara Carluccio un contratto con Eupolis, ente di Regione Lombardia, che lei stessa si sarebbe «ritagliata in base alle sue competenze». Sono questi alcuni dei punti della requisitoria del pm Eugenio Fusco che ha chiesto, pur con le attenuanti generiche, la condanna a due anni e mezzo di carcere per il Governatore uscente lombardo, tra gli imputati per la vicenda delle presunte pressioni per far ottenere il viaggio in Giappone e un lavoro a tempo determinato alle due donne, sue collaboratrici quando era ministro dell'Interno e, per tanto, «di stretto interesse del Presidente».
Chiesti anche 2 anni e 2 mesi per il capo della sua segreteria politica Giacomo Ciriello, 1 anno per Andrea Gibelli, allora segretario generale del Pirellone, e 10 mesi per Carluccio. Le accuse a vario titolo sono induzione indebita e turbata libertà di scelta del contraente.
«Sono tranquillo - ha detto Maroni -. Le accuse formulate dal pm Fusco sono ridicole».

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