Tre fratelli assaltano una villa Il più piccolo ha appena 12 anni

Scaraventato a terra dalla sua sedia a rotelle e picchiato dai due fratelli più grandi, per costringerlo a consegnare le chiavi del caveau e a rivelare la sua ubicazione; poi affidato al più piccolo della banda, di appena 12 anni, il quale armato di un grosso cacciavite, lungo 30 centimetri, come se nulla stesse succedendo, ha allacciato un discorso con la vittima - terrorizzata e sanguinante - chiedendo notizie sulla sua famiglia e sui suoi problemi di salute mentre rovistava nei cassetti.

È quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Sorrento e di Massa Lubrense che hanno fermato tre fratelli di etnia rom protagonisti, una domenica dello scorso giugno, di una rapina stile «arancia meccanica», da 50mila euro, in una villa di Massa Lubrense.

I tre erano a conoscenza della disabilità del proprietario, che quello era il punto debole da sfruttare, e hanno atteso che sua sorella e suo cognato uscissero prima di entrare in azione.

I provvedimenti di fermo, nei confronti del trentenne e del diciassettenne ritenuti responsabili di avere messo a segno una rapina in villa, lo scorso giugno, a Massa Lubrense, sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata (Napoli) e dalla Procura dei Minori di Napoli.

L’ultimo componente la banda, il fratello minore dei due fermati, che ha appena 12 anni, è rimasto con i genitori, nel campo rom dove la famiglia è domiciliata, in quanto non imputabile.

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