Torino, getta oggetti dal 5° piano Allarme e blocco stradale per ore

Si è concluso poco fa, verso le 11, dopo circa 22 ore l’assedio di Ferdinando U., l’uomo che da ieri era barricato nel suo appartamento alla periferia nord di Torino e minacciava di sparare con una pistola, a se stesso e agli altri.

Stanco per la lunga resistenza, il commerciante di origini calabresi con problemi di bipolarismo si è fatto convincere ad aprire la porta dai carabinieri, che lo hanno persuaso portandogli un cappuccino per la colazione.

Sul posto è ora presente il personale sanitario del 118 e il medico curante dell’uomo, che dovrebbe essere sottoposto a Tso.

Non è la prima volta che l’uomo, 52 anni, dà in escandescenza.

Ieri e oggi urlava frasi sconnesse contro la mafia e ipotetici persecutori.

Lo scorso anno aveva occupato per diverse ore un tratto di strada di Stignano, il suo paese d’origine calabrese. E, sempre secondo quanto appreso, era stato sottoposto ad un Tso.

A ricostruire la storia di questo commerciante calabrese sono stati i carabinieri.

L’uomo era in cura psichiatrica, ma da qualche mese sembra che abbia smesso di prendere le medicine.

Fra ieri e oggi ha continuato ad affacciarsi dal balcone per buttare dal quinto piano mobili, elettrodomestici e suppellettili.

Con l’uomo avevano provato a parlare, per farlo ragionare, anche due fratelli e alcuni nipoti.

La protesta è andata in diretta Facebook, migliaia di visualizzazioni.

I carabinieri hanno continuato la trattativa per farlo ragionare, mentre i vigili del fuoco hanno posizionato il materasso gonfiabile in caso l’uomo, che si è più volta arrampicato sul balcone, avesse deciso di buttarsi di sotto.

La strada è rimasta bloccata e l’area delimitata per tutto il tempo.

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