Rimini, hoteli rifiuta non vedente perché accompagnata dal cane guida

Un albergo di Rimini ha rifiutato la prenotazione di una persona cieca, perché era accompagnata dal suo cane guida.

A denunciare questo episodio è l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (Uic), che ricorda come la legge affermi che «il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico».

Protagonista dell’episodio reso noto dall’Uic è una signora pugliese, Patrizia, che aveva chiesto all’hotel St. Gregory Park di Rimini la disponibilità di una stanza dal 28 al 31 agosto. L’addetto alle prenotazioni, che inizialmente aveva risposto positivamente, dopo aver appreso che la turista era accompagnata dal suo cane guida ha spiegato che la «politica aziendale» rende impossibile accedere alla struttura con animali.

«A tutti i potenziali ospiti che ci richiedono di poter portare con loro degli animali, rispondiamo negativamente senza aggiungere altro. Nel caso del cieco richiedente, oltre a rispondere negativamente, abbiamo provveduto a segnalare una struttura limitrofa che offre gli stessi servizi, dopo averla contattata e aver concordato lo stesso prezzo nonostante avesse costi diversi nel periodo desiderato»: così Mauro D’Amico, amministratore unico dell’hotel St. Gregory Park di Rimini, replica, in una nota, a quanto segnalato Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (Uic).

L’hotel, viene spiegato nel comunicato, «garantisce ai propri ospiti da anni un ambiente pulito e confortevole senza la presenza di animali. Al momento della prenotazione i clienti sono certi che al loro arrivo troveranno una struttura completamente priva di residui quali possono essere i peli di gatti o cani, causa di allergie per molti. E non ci si può suggerire una maggiore attenzione nelle pulizie per ovviare al problema delle allergie. Con tutta la buona volontà non avremmo potuto renderci inadempienti nei confronti di 150 persone per tutelare gli interessi di un singolo».

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