È morta la bimba lasciata per ore sotto il sole in auto

Mamma disperata: «Ho avuto un vuoto di memoria»

Non ce l'ha fatta la bambina di 18 mesi 'dimenticatà ieri a Vada (Livorno) in auto dalla madre per circa quattro ore: oggi, dopo un giorno di agonia, è morta all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove era stata ricoverata in condizioni disperate. I genitori della piccola sono stati al suo capezzale in tutte queste ore e adesso non si danno pace. A cominciare dalla madre, che nelle prossime ore potrebbe essere iscritta dal pubblico ministero Massimo Mannucci nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo. È stata lei a dimenticare la figlia e a raccontare poi ai soccorritori di averlo fatto per colpa di "un vuoto di memoria improvviso". Ora ci sarà anche da affrontare il calvario dell'iter giudiziario, compresa la probabile autopsia della bambina per definire con certezza la causa di morte.

"Da tempo chiediamo misure in grado di evitare simili episodi e salvare la vita ai bambini - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - e in particolare abbiamo avanzato una proposta alle case costruttrici di automobili: oggi, nelle auto moderne, ci sono avvisi acustici che mettono in allarme il guidatore su diversi fronti: cinture di sicurezza non allacciate, fari accesi, portiere aperte, freno a mano tirato, serbatoio in riserva. È necessario anche un avviso acustico collegato con il seggiolino per i bambini o con le cinture di sicurezza posteriori, in modo che, quando il motore viene spento oppure il guidatore apre la portiera oppure fa per scendere dall'auto (basta un sensore di peso), ma la cintura posteriore sia ancora allacciata, scatti immediatamente l'allarme". 

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