Expo 2015, cresce l'Albero della vita

di Paolo Micheletto

Mancano meno di sessanta giorni all’inaugurazione di Expo 2015, l’esposizione universale che per sei mesi porterà tutto il mondo in Italia. Il mega cantiere è in attività praticamente senza pause. Il simbolo di Expo è l’Albero della vita, posizionato accanto al Padiglione Italia, pensato per diventare la Torre Eiffel di Milano. In queste ore all’icona dell’evento sta crescendo la chioma. Con i suoi 35 metri questa struttura di acciaio e legno di larice è la più alta dell’intero sito espositivo. L’ha costruita e montata gratuitamente a tempo di record Orgoglio Brescia, un consorzio di aziende, costituito per l’occasione.

La chioma in legno, di 45 metri di diametro, non sarà issata con una gru: nei giorni scorsi è stata infilata sulla prima parte del tronco d’acciaio e montata. Poi sono state montate le altre parti in acciaio e ora viene issata con un sistema di argani e carrucole.

Per costruire l’Albero, che con una serie di effetti speciali diversi giorno e notte garantirà 1.260 spettacoli nei sei mesi dell’esposizione, sono servite 90 tonnellate di legno e 150 tonnellate di acciaio. Ora saranno posizionate anche le piante che saranno montate su tronco e chioma e tutti i macchinari per gli effetti speciali, inclusi 7 chilometri di led.
Se l’idea di base del Padiglione Italia è quella di un vivaio, di prodotti ma anche e soprattutto di talenti, il suo simbolo non poteva che essere un albero. È stato chiamato Albero della vita «perché - ha spiegato l’ideatore Marco Balich  - l’albero è presente in tutte le culture, dalla Bibbia ad Avatar». La struttura sorge al centro della Lake Arena, uno specchio di 90 metri di diametro dotato di fontane per i giochi d’acqua e contornato da tre ordini di gradinate che possono ospitare tremila spettatori.
Con una chioma larga 45 metri, realizzato in alluminio, acciaio e vetro, sarà contornato da un’ulteriore struttura che riproduce in versione 3D il pavimento ideato da Michelangelo per piazza del Campidoglio a Roma. Ad adornare il tutto, un giardino di piante che corre lungo il tronco e sulla cima. Questa struttura prenderà vita grazie a una serie di effetti speciali: led, sistemi ad acqua nebulizzata per creare un effetto pioggia, ventagli che si aprono come fiori, palloni che si gonfiano, fari a testa rotante, fumogeni. E quattro torri costruite per diffondere il suono.
Per i ritardi si è rischiato di dover rinunciare all’icona del Padiglione Italia. Ma ora la struttura è ormai quasi del tutto montata. La chioma sarà installata all’inizio di questa settimana, con una manovra mai tentata prima perché appunto si eviterà di usare gru gigantesche.

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