Ius soli e unioni gay, Berlusconi ora dice sì

Silvio Berlusconi apre alle iniziative del governo sulle unioni omosessuali e sulla concessione della cittadinanza ai figli nati in Italia di cittadini stranieri, il cosiddetto Ius soli. «Era una nostra proposta, avevamo anche scritto un intervento. Siamo d'accordo e riteniamo che dare la cittadinanza ad un figlio di stranieri sia doveroso quando questa persona ha fatto un ciclo scolastico e conosce la nostra storia»

Silvio Berlusconi apre alle iniziative del governo sulle unioni omosessuali e sulla concessione della cittadinanza ai figli nati in Italia di cittadini stranieri, il cosiddetto Ius soli. «Era una nostra proposta, avevamo anche scritto un intervento. Siamo d'accordo e riteniamo che dare la cittadinanza ad un figlio di stranieri sia doveroso quando questa persona ha fatto un ciclo scolastico e conosce la nostra storia», ha detto in una conferenza stampa alla Camera.

berlusconi

Poi, il leader di Forza italia ha confermato l'apertura anche verso le unioni gay: «Noi abbiamo sempre discusso al nostro interno di queste situazioni e abbiamo anche un progetto di legge, il dipartimento avrà come primo compito quello di approfondire questo schema di legge, in modo da fare un ddl condiviso da tutti, dentro il partito e in Parlamento.

Nel nostro programma sempre un accenno ai diritti civili e la promozione della dignità della persona ricordando anche la famiglia. Noi ci siamo sempre battuti affinché si affermino i diritti delle coppie omosessuali.

Sui diritti civili serve un cambio di passo anche da parte della sinistra che li ha sempre considerati un argomento da salotto. La legge tedesca sulle unioni civili è il giusto compromesso tra le libertà di tutti e il rispetto profondo dei valori cristiani e della famiglia». Nei mesi scorsi la fidanzata di Berlusconi, Francesca Pasquale, si era ripetutamente spesa in uscite pubbliche a favore dei diritti omosessuali.

 

Sulla questione si sono confrontati una settimana fa anche i vescovi nel Sinodo convocato da papa Francesco, dove sono emerse posizioni divergenti a proposito dei diritti omosessuali e del trattamento che la chiesa cattolica deve riservare ai divorziati risposati.

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