Bufere di vento e neve, la provincia conta i danni

Alberi caduti in val di Sole e val Rendena, tegole fatte volare dai tetti in Valsugana, imposte e impalcature messe a dura prova nel capoluogo: ha riservato al Trentino una coda decisamente violenta, il passaggio della corrente di föhn che dalla serata di martedì fino al tardo pomeriggio di ieri ha spazzato un po' tutto il territorio provinciale

di Leonardo Pontalti

Alberi caduti in val di Sole e val Rendena, tegole fatte volare dai tetti in Valsugana, imposte e impalcature messe a dura prova nel capoluogo: ha riservato al Trentino una coda decisamente violenta, il passaggio della corrente di föhn che dalla serata di martedì fino al tardo pomeriggio di ieri ha spazzato un po' tutto il territorio provinciale.


Forti raffiche che già tra l'alba di martedì e la giornata dell'altro ieri avevano fatto danni soprattutto in Vallagarina (con alberi e rami finiti contro auto e pullman) e nella parte sud del capoluogo (dove a farne le spese era stato il pallone che copre i campi del circolo tennis Ata Battisti) e che nella giornata di ieri hanno battuto soprattutto il Trentino nord occidentale e la Valsugana.

La situazione più critica nella zona di Levico (i dettagli sull'Adige in edicola), dove a più riprese rami e alberi hanno invaso la carreggiata della strada che collega il centro termale con Vetriolo, nella prima mattinata e nel pomeriggio. I vigili del fuoco volontari hanno poi dovuto intervenire anche in centro, in via Roma, dove il vento ha causato pesanti danni alla struttura che ospita il Centro per la formazione professionale dell'Opera Armida Barelli. Il vento, a partire dalla tarda mattinata, ha infatti causato la caduta dalla copertura dell'edificio di numerose tegole. Per permettere gli interventi di messa in sicurezza del tetto dello stabile, da parte di carpentieri e lattonieri, ieri studenti e personale hanno dovuto rimanere all'interno dell'edificio fino alla temporanea messa in sicurezza delle tegole pericolanti che prseguirà oggi con l'istituto che rimarrà chiuso.

Nel capoluogo i vigili del fuoco permanenti sono intervenuti nel pomeriggio in via San Pietro, dove i vetri di una finestra al secondo piano a causa delle raffiche sono andati in frantumi, finendo sul marciapiede sottostante, all'altezza della Casa del Cioccolato.


Nelle valli, poi, numerosi gli interventi per alberi pericolanti che non hanno retto alle sferzate del vento: i corpi dei vigili del fuoco volontari hanno dovuto intervenire in Tesino, in val di Sole, in val Rendena: difficile la situazione soprattutto tra  Mezzana e Marilleva (foto) e tra  Folgarida e passo Campo Carlo Magno.

Danni da vento in val di Sole


Secondo i metereologi di Meteotrentino, il fenomeno è ora in attenuazione: la violenza delle raffiche è andata calando già dalla serata di ieri e quest'oggi il vento dovrebbe placarsi, dopo aver portato, in quota, anche la prima neve

 

In proposito va segnalato che su alcuni valichi dolomitici si sono presentati i primi disagi per gli automobilisti e camionisti colti di sorpresa senza aver ancora montato le gomme invernali. Le nevicate sono state particolarmente intense nelll'arco dolomitico nordorientale, con problemi significativi in alcune strade del Sudtirolo e del Bellunese (in Cadore la coltre bianca è scesa fino ai 1.200 metri).

 

Prime nevicate anche sulla dorsale appenninica, specialmente in Abruzzo.

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