Da oggi bancomat obbligatorio per imprese e lavoratori autonomi

di Enrico Pezzali

ROMA - Da ieri si può pretendere di pagare con moneta elettronica ovunque: il conto del ristorante come la parcella del dentista o del notaio; la fattura dell'idraulico o del falegname, la messa in piega dal parrucchiere. Purchè di importo non inferiore ai 30 euro.

Una novità che interessa milioni di imprese, artigiani, studi professionali in Italia e che ha scatenato le proteste di decine di associazioni di categoria, motivate in primo luogo dai costi e commissioni rilevanti, a fronte di importi non elevati, a tutto vantaggio dei circuiti finanziari. Secondo la Cgia di Mestre, il costo medio per impresa o studio professionale si aggirerà intorno ai 1.200 euro l'anno.

"E con notevoli difficoltà - dice il segretario generale Cgia Giuseppe Bortolussi - per quelle attività che si svolgono fuori sede: idraulici, elettricisti, falegnami, antennisti, manutentori di caldaie, nonchè dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l'immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente e collaboratore dovrà essere dotato di un Pos. Il legislatore ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?".

Tuttavia la norma scatta in qualche modo a metà: non è prevista infatti alcuna sanzione per gli inadempienti, per quelle attività che non si doteranno di Pos.

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