Tir perde carico di legna: muoiono schiacciati madre e figlio di 15 anni

È morta nella notte all’ospedale di Sondalo (Sondrio) l’automobilista di 52 anni rimasta gravemente ferita dal carico di legname perso ieri da un Tir sulla statale 38 dello Stelvio.

Nell’impatto era morto quasi subito il figlio della donna, Matteo Dei Cas, di 15 anni, che con la madre era sull’auto che seguiva il camion.

Maria Grazia Pomoli, 52 anni, insegnante di Ardenno (Sondrio) è morta all’ospedale Morelli, dove era stata trasportata ieri con l’elisoccorso già in gravi condizioni dopo l’incidente in Valtellina.

La Procura di Sondrio indaga ora per l’ipotesi di duplice omicidio stradale e presto saranno avviate le verifiche su come il carico fosse stato agganciato nella ditta di Colico (Lecco), dove era stato preso in consegna il legname che si è poi sganciato provocando la morte di madre e figlio.

Sono risultati entrambi negativi i test su alcol e droga del camionista di 50 anni di Parlasco (Lecco), che ieri era alla guida del mezzo pesante che ha perso parte del suo carico in Valtellina provocando due vittime.

La Procura di Sondrio, guidata da Claudio Gittardi, che lo indaga per duplice omicidio stradale, è in attesa di ricevere un ulteriore rapporto dalla Polstrada per quanto concerne i primi rilievi sulla velocità del mezzo che, in curva, ha perso una consistente parte del carico di legname finito poi in strada e sulla vettura condotta da Maria Grazia Pomoli, 52 anni, morta nella notte per le gravi lesioni, mentre il figlio 15enne Matteo Dei Cas, è morto sul colpo.

Gli inquirenti, nonostante l’esito dei test sia negativo, potrebbero nelle prossime ore disporre ugualmente l’arresto del camionista, nel caso in cui emergesse che la velocità del tir fosse troppo elevata per affrontare una curva, e anche in base a esigenze cautelari.

Si dovrà stabilire, inoltre, se a cedere sia stata la cinghia che tratteneva le tavole sul mezzo pesante e se il carico sia stato posizionato bene. A questo proposito il camionista ha dichiarato agli agenti della Polstrada, che ora indagano, che il carico, prelevato in una ditta di Colico (Lecco), è stato effettuato con l’aiuto di un dipendente dell’azienda stessa. Motivo per il quale, nelle prossime ore, gli indagati potrebbero aumentare.

Intanto il sostituto procuratore Stefano Latorre, titolare dell’inchiesta, ha concesso il nulla osta alla consegna delle salme, senza disporre l’autopsia, e dando, inoltre, l’assenso all’eventuale espianto degli organi, nel rispetto alla volontà di donazione che sarebbe stata subito espressa dal papà e marito delle due vittime, Enrico Dei Cas.

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