Ubriaco molesta giovane mamma al lago di Caldonazzo

di Marica Viganò

Molestie, violenza privata e lesioni: sono le accuse di cui dovrà rispondere il ragazzo che, alterato dall’alcol, ha pesantemente infastidito una giovane mamma al lago di Caldonazzo. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi. Prima in spiaggia, poi al parcheggio: l’allarme per la presenza di un gruppo di esagitati, di cui faceva parte il ragazzo denunciato, è arrivato alla centrale operativa della polizia locale dell’Alta Valsugana; immediato l’intervento della pattuglia.

Mancavano pochi minuti a mezzogiorno quando sul lungolago di Calceranica, ancora molto frequentato in queste giornate calde di fine estate, la tranquillità dei bagnanti è stata disturbata da alcuni giovani in pedalò, che sembravano non in grado di “guidare” il natante.

Sono comunque riusciti a raggiungere la riva per riconsegnare il mezzo e stavano passeggiando sulla spiaggia quando sono stati fermati per un controllo: agli agenti non hanno potuto che confermare di aver esagerato con l’alcol, spiegando però che stavano andando via e che di lì a poco sarebbero stati raggiunti da un conoscente che li avrebbe accompagnati a casa in auto, in sicurezza.

La situazione sembrava essere tornata alla normalità, ma la quiete è durata solo pochi minuti. Gli agenti stavano lasciando la spiaggia quando hanno sentito le urla di una donna. Subito intervenuti, hanno sorpreso - e immediatamente bloccato - uno dei ragazzi controllati poco prima, che teneva in mano le chiavi dell’auto sottratte ad una giovane mamma. È stata la ragazza, sotto shock, a raccontare l’accaduto: stava spingendo il passeggino con il bimbo verso il parcheggio quando ha visto lo sconosciuto appoggiato alla propria auto; il giovane, in evidente stato di alterazione, si è offerto di aiutarla a caricare il passeggino, ma lei ha rifiutato e, per evitare altri fastidi, ha subito sistemato il bimbo sul seggiolino e si è seduta al posto di guida. Era pronta a partire quando lo sconosciuto ha aperto all’improvviso la porta posteriore dell’auto sostenendo, nel delirio dell’alcol, che il bimbo era suo. La giovane mamma per difendere il piccolo non si è persa d’animo: è scesa dalla macchina, ha allontanato il ragazzo ubriaco ed è tornata al posto di guida. Ma è stata nuovamente bloccata dallo sconosciuto che ha aperto la portiera del lato guida, l’ha spintonata, le ha afferrato il braccio e portato via le chiavi dell’auto. Inutili i tentativi della giovane di difendersi a morsi, ma le sue urla hanno attirato l’attenzione della polizia locale. Gli agenti hanno fermato il responsabile della violenza, che aveva ancora in mano le chiavi dell’auto ed era in evidente stato di alterazione per il troppo alcol. La prova con il pretest ha confermato i sospetti: aveva in corpo quasi 2 grammi per litro (per il Codice della strada bastano 0.50 grammi per litro riscontrati con l’alcoltest per far scattare la sanzione per l’ebbrezza). È stato sanzionato per ubriachezza manifesta, con il rischio di una multa fino a 309 euro. Ma non se la caverà solo pagando una sanzione. Rischia di finire davanti ad un giudice: la giovane mamma l’ha denunciato per molestie, violenza privata e lesioni.

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