La prof dell'assessore Bisesti «Mirko? Bravo, un mediatore»

di Giorgio Lacchin

«Non pensavo che avrebbe fatto politica. Pensavo che avrebbe gestito aziende. Sì, una cosa così, perché era un grande mediatore. Trovava sempre un punto d’incontro».

La professoressa Lucia Rigotti ricorda bene lo studente Mirko Bisesti. «Certo che lo ricordo bene!, anche se l’ho avuto solo un anno. Era il 2005-2006, la classe era la 4ª e il Rosmini era il Liceo delle scienze sociali. Si chiamava così, allora, e la mia materia in quegli anni era proprio Scienze sociali».

E Bisesti era bravo. «Mirko era davvero uno studente preparato», prosegue la professoressa, «ed era propositivo. E positivo. Mi è rimasta impressa questa sua positività». E il codino, se lo ricorda? «Se devo essere sincera non lo ricordo. Non saprei dire se lo portava già».
Lucia Rigotti non immaginava un Bisesti politico ma non è sorpresa. «Sorpresa no, per niente». Cos’è la politica, in fondo, se non l’arte della mediazione?

Quell’anno, guarda caso, lo stage organizzato dalla professoressa Rigotti si svolse al Dipartimento istruzione. «Davvero!», sorride lei. «Durò una settimana. I ragazzi vedevano quel palazzo come qualcosa di distante... Io volli avvicinarglielo, in qualche modo, perché vedessero come funzionava la formazione delle graduatorie, come i docenti facevano la domanda... Queste cose, insomma». Bisesti e una compagna, in particolare, parteciparono alla confezione della rivista del Dipartimento, «Didascalie», e scrissero un articolo. «Dev’esserci ancora, in giro», chiude Rigotti, pensierosa.

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