Dermatologia via dal S.Chiara A Villa Igea entro ottobre

di Patrizia Todesco

Entro la fine di ottobre il reparto di dermatologia lascerà l’ospedale S. Chiara per trasferirsi a Villa Igea, negli spazi lasciati liberi dall’hospice trasferito a Mezzolombardo.

Una decisione che i vertici dell’Azienda hanno preso alla luce del fatto che servivano spazi ad hoc per la Breast Unit, il reparto che ospiterà tutte le donne operate di tumore. «È stata analizzata l’attività che meglio era gestibile fuori dal S.Chiara e si è optato per la dermatologia dove il 90% delle prestazioni sono di tipo ambulatoriale», spiega il direttore dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon.

Già attualmente la dermatologia aveva una serie di ambulatori nella struttura di via Malta con il trasferimento il reparto andrà ad occupare il quarto piano e spazi del primo per un totale di 650 metri quadri. «Ci saranno ben 13 ambulatori, numero superiore a quelli attuali, oltre alle sale d’attesa e le segreterie», puntualizza Bordon.

Come detto la scelta è stata fatta per liberare spazi per quella che viene ritenuta una “medicina” meno d’urgenza e che non ha dunque bisogno di essere inserita in un contesto ospedaliero. La dermatologia, dall’altra, porta anche ad un elevato numero di visite e dunque di persone che ruotano interno agli ambulatori. Un numero su tutti per far rendere l’idea del carico di lavoro di questo reparto: in un anno, l’unita operativa diretta da Carlo Renè Girardelli, offre 50 mila prestazione, si tratta del’unica operativa che dopo oculistica offre il maggior numero di visite specialistiche. I problemi dermatologici sono i più vari ma ovviamente molta dell’attenzione è puntata sui melanomi. L’incidenza, in Trentino, è di 300 casi ogni 100 mila persone. Il reparto è poi anche un nodo della rete malattie rare e punto di riferimento per le malattie sessualmente trasmissibili.

Tutte funzioni che potranno essere svolte anche in via Malta dove saranno spostati anche tutti gli interventi chirurgici ambulatoriali. Il trasferimento, come detto, avverrà entro ottobre e a quel punto, al quarto piano del S.Chiara, prenderanno il via i lavori per la Breast Unit. Lavori importanti che dureranno alcuni mesi. L’ipotesi è di rendere operative le nuove stanze letto per le donne operate al seno entro la primavera del 2020. Un progetto ambizioso e atteso da parecchi anni.

Dal punto di vista organizzativo la rete clinica della Breast Unit era stata istituita ancora nel dicembe del 2017 con l’obiettivo di assicure la collaborazione trasversale tra professionisti di aree territoriali e ospedaliere diverse e fornire cure di qualità e uniformi in tutta la provincia. A guidarla è l’oncologa Antonella Ferro. Anche dal punto di vista degli interventi da tempo al S.Chiara ci sono sedute operatorie dedicate proprio per gli interventi al seno. Mancava il reparto, stanze dedicate alle donne operate, con personale dedicato. Ora, grazie agli spazi che saranno liberati, il progetto della Breast Unit sarà completato.

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