Manfrini resta in carcere Domani i funerali di Eleonora

Mentre la giustizia fa il suo corso, la famiglia di Eleonora Perraro, distrutta dal dolore, si prepara a dare all'amata figlia e sorella l'ultimo saluto. Domani, alle 14.30 nella chiesa arcipretale di Riva, la comunità si stringerà attorno alla famiglia della donna per la cui uccisione è stato arrestato il marito Marco Manfrini.

Il nulla osta dato alla cerimonia però non comprende anche il via libera alla cremazione, come chiesto dai familiari.

Per ora, le uniche parole note di Marco Manfrini su quanto accaduto mercoledì notte nel giardino del bar Sesto Grado di Nago sono quelle, sconnesse, che ripeteva mentre i Carabinieri giovedì mattina lo conducevano in caserma per interrogarlo: «Era la donna della mia vita, l'ho persa. Adesso cosa faccio? Farei meglio ad uccidermi».

Oltre a questo, sulla morte della moglie Eleonora Perraro, rinvenuta all'alba di giovedì senza vita con i segni di violente percosse, il 50enne roveretano non ha detto niente. Neanche mentre veniva incarcerato con l'accusa di omicidio aggravato a Spini di Gardolo, dove da quattro giorni vive piantonato dagli agenti di polizia penitenziaria. Senza mai aggiungere nulla alle poche parole rivolte agli inquirenti nei diversi interrogatori: non ricordo nulla, ho memoria della giornata insieme ma non della notte, la mattina al mio risveglio lei era vicino a me, morta. Un'amnesia retroattiva che potrebbe essere sincera, e peraltro agevolata dall'alcol consumato mercoledì sera, o semplice strategia in vista del probabile processo per omicidio.

Marco Manfrini resta in cella. Questa mattina in carcere a Spini di Gardolo a Trento, dove Manfrini è detenuto da giovedì sera, si è svolta l’udienza di convalida del fermo davanti al gip Monica Izzo e all’avvocato di Manfrini, Elena Cainelli.

L’uomo, che nei giorni scorsi ha detto di non ricordarsi cosa è accaduto, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Manfrini rimarrà dunque in carcere, come richiesto dal pm Fabrizio De Angelis.

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