Muore al Santa Chiara sospetto legionella accertamenti in corso

di Patrizia Todesco

Un uomo di 82 anni è morto nei giorni scorsi all’ospedale S. Chiara e il sospetto è che a ucciderlo sia stata un’infezione da legionella. L’anziano era stato ricoverato una ventina di giorni fa per un’altra patologia. Una malattia non grave, ma durante il ricovero la situazione è precipitata. È subentrata la polmonite e poi la morte. Purtroppo l’infezione, forse complice l’età e lo stato fisico, non ha infatti dato scampo all’uomo. Nelle scorse ore è stata ordinata l’autopsia e ora si attende l’esito per avere la conferma di quello che al momento è solo un forte sospetto suffragato da una serie di analisi che però devono appunto essere confermate da quelle più approfondite e legate all’esame autoptico.
Purtroppo quello della legionella è un batterio che nonostante accorgimenti e controlli sembra tornare periodicamente a incutere paura negli ospedali. Era accaduto pochi mesi fa, in maggio, quando proprio per legionella, al S. Chiara, morì un uomo di 78 anni della Vigolana. Anche lui aveva contratto l’infezione durante un ricovero al S. Chiara.
Come riportato dal portale di epidemiologia la legionellosi, conosciuta anche come malattia del legionario, è un’infezione polmonare, simile alla polmonite, di cui il batterio Legionella pneumophila è responsabile. Il contagio da legionella non avviene da persona a persona, il batterio si trasmette infatti da flussi di aria (condizionatori, deumidificatori) o acqua (ad esempio, doccia e acqua del rubinetto, a casa, piscine e terme, per quanto riguarda i luoghi pubblici). La legionellosi comporta febbre, brividi, tosse e un generale stato febbrile e viene trattata e curata con terapie antibiotiche, oltre che attraverso la purificazione dell’ambiente in cui si è contratto il batterio.
Purtroppo, come aveva fatto presente nei mesi scorsi l’attuale direttore del dipartimento di prevenzione dell’Apss Antonio Ferro, annullare il rischio di legionella in una struttura con tubature e impianti vecchi come l’ospedale S. Chiara è praticamente impossibile. Inoltre quella della legionella è un’ “emergenza” che riguarda tutt’Italia. I numeri parlano di 2 mila casi all’anno, con un’incidenza di 33 casi ogni milione di abitanti. Il decesso si registra nel 10% dei csi e nel 65% di questi colpisce persone immunodepresso o che presentano altre patologie. Sicuramente gli anziani rapprentano la categoria più a rischio di contrarre in generale infezioni durante il ricovero ospedaliero.
Al S. Chiara ogni anno si registrano più casi di diagnosi di legionella. Sono stati 2 (uno certo e uno probabile) nel 2013, 7 (5 certi e due probabili) nel 2014 e 4 (3 certi e uno probabile) nel 2015 e infine altri 6 nel 2016, due certi e cinque sospetti.
Questi i numeri dell’ospedale, che ovviamente sono una minima parte rispetto ai casi registrati in provincia.
Nel 2016, ad esempio, tra turisti e persone residenti in Provincia, sono state curate più di 50 persone.

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