«L'A22 è già molto sicura ecco perché non usiamo tutor» (ma ci sono altri controlli)

di Domenico Sartori

Macché tutor in A22. Non ci sono, né mai saranno installati. Non è tema. Perché Autostrada del Brennero spa, per gestire i 314 km dal valico di confine a Campogalliano, ha adottato, da tempo, altri sistemi di controllo. I quali, questo il punto, hanno dato buoni, ottimi risultati. Tanto che l’ipotesi di introdurre i tutor, riabilitati con la recente sentenza della Cassazione a favore di Autostrade per l’Italia spa (quella del ponte Morandi di Genova, gruppo Benetton), non è, né può essere, all’ordine dei giorno.
Alla domanda che si pongono molti automobilisti - ci saranno i tutor per il rilevamento della velocità anche in A22? - dalla società arriva dunque una risposta precisa: no. «È un falso problema, quello dei tutor» dice il direttore tecnico, Carlo Costa «si tratta di un modo diverso di controllare e sanzionare. Noi ne abbiamo scelti altri». L’obiettivo è lo stesso: controllare, per prevenire, e sanzionare. Cambia il modo, appunto.

Con il rilevamento della velocità attraverso il tutor, uno volta registrata la vettura che sgarra, la sanzione viene inviata da remoto. Diciamo che, stringi stringi, è un sistema più “garantista”: te la puoi cavare pagando il doppio della sanzione, evitando però complicazioni come il ritiro dei punti sulla patente. Dal Brennero a Modena hanno scelto di puntare su autovelox, telelaser e speed control. Il direttore Costa chiarisce: «Con il telelaser, la “pistola” punta sul mezzo, viene rilevata la velocità, poi però c’è la pattuglia della polizia stradale che ti ferma. Con l’autovelox, montato sul treppiede lato carreggiata, se superi i limiti, o ti fermano, o ti viene poi inviata la sanzione.

Lo speed control, invece, è utilizzato da una vettura civetta: se la sorpassi e sei fuori limite, vieni ricorso, fermato e sanzionato». Tutto ciò per dire che lungo l’A22 i controlli sono garantiti, quotidiani, costanti. «La presenza della polizia è mirata, la collaborazione è concreta. E questa presenza» spiega il direttore tecnico di Autobrennero «è un elemento fondamentale per raggiungere il risultato della riduzione del numero di incidenti».

Perché, poi, è questo l’obiettivo per il quale, visti i risultati, nella sede di via Berlino di Autobrennero, masticano soddisfazione. Che deriva da un dato di fondo: negli ultimi anni (come rivela la tabella a fianco) in A22, di fronte ad un aumento consistente del traffico, sia di mezzi leggeri, sia di mezzi pesanti, il Tig, il tasso di incidentalità globale, è via via calato. Il Tig, che mette in rapporto il numero degli incidenti accaduti con il totale del numero dei chilometri effettivamente percorsi da tutti i veicoli che sono transitati in autostrada, nel 2018 ha raggiunto il valore di 16,83: è il miglior valore di sempre nell’arteria gestita dalla spa che lo scorso febbraio ha celebrato i 60 anni dalla fondazione. Il precedente record era stato registrato nel 2017: 17,81. Il Tig del 2018 conta in valore assoluto, ma soprattutto come conferma di un trend nel tempo. Per numero di incidenti, i tre migliori dati di sempre sono stati raggiunti negli ultimi quattro anni, dal 2015 in poi. Il tasso di incidentalità globale è passato da 21,45 del 2014 a 16,83 del 2018, rispetto ad una media nazionale delle altre autostrade tra il 28 e il 29. Ecco la risposta, con i numeri, alla “inutilità” di introdurre come sistema di rilevamento i tutor. In valori assoluti, il numero di incidenti in A22 è sceso da 958 del 2014 a 851 del 2018, mentre nello stesso periodo il numero di km percorso dai veicoli è aumentato da 4,467 a 5,057 milioni.

E nel 2019 come sta andando? «L’ultimo Tig, del mese di luglio» risponde Carlo Costa «conferma sul progressivo annuo ancora un leggero calo della incidentalità, pur di fronte ad un aumento, appena sotto l’1%, del traffico». Le pattuglie della polizia stradale, nel 2018, hanno percorso in A22 oltre 2 milioni di km, elevando 14 mila violazioni. Lo scorso 6 giugno, Autobrennero ha messo a disposizione della polizia stardale 21 vetture Skoda Superb 2.0 TDi 4x4. Pattuglie che garantiscono un irrinunciabile presidio di sicurezza, a 360 gradi, anche in termini di prevenzione, alle quali, la prossima settimana, Autobrennero spa consegnerà altri mezzi, a garanzia di una collaborazione che continua. 

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